Pagina 36 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
evitato l’irreparabile. Colui che li aveva creati, infatti, poteva annien-
tare il loro potere e punire severamente la loro audace ribellione.
Nessun angelo poteva opporsi con successo alla legge perché essa
era sacra come Dio stesso; gli angeli fedeli invitarono tutti i com-
pagni a non seguire il subdolo ragionamento di Lucifero: egli e i
suoi seguaci dovevano invece presentarsi al più presto davanti a Dio
per confessare il loro errore nell’aver dubitato della sua saggezza e
autorità.
Molti dei dissidenti ascoltarono questo consiglio e, pentiti per
la loro ribellione, cercarono la riconciliazione con Dio e con suo
Figlio. Ma Lucifero pensava già a un altro inganno. Sostenne che gli
angeli che si erano uniti a lui erano andati troppo in là per tornare
indietro. Egli diceva di conoscere bene la legge di Dio: il perdono
era impossibile. Inoltre, affermò che quanti si fossero sottomessi
all’autorità del cielo sarebbero stati umiliati e abbassati di rango. Per
quanto lo riguardava, aveva deciso di non riconoscere più l’autorità
del Cristo; l’unica cosa che gli rimaneva da fare, insieme ai suoi
seguaci, era rivendicare la libertà. Così avrebbe ottenuto con la forza
ciò che gli era stato negato. A questo punto la ribellione di Satana era
diventata aperta: era davvero troppo tardi per tornare indietro. Ma
le vittime dei suoi inganni e delle sue accuse non erano nella stessa
situazione; i consigli e le preghiere degli angeli fedeli aprirono loro
una via di speranza. Se avessero ascoltato gli avvertimenti avrebbero
potuto ancora sfuggire alla trappola di Satana. Tuttavia l’orgoglio,
la devozione per il loro capo e il desiderio di una libertà illimitata
prevalsero; l’amore e la misericordia divini furono respinti.
Dio permise l’azione di Satana finché lo scontento non si tra-
sformò in aperta rivolta. Era necessario che il piano dei ribelli si
sviluppasse completamente per poterne svelare con chiarezza la na-
tura e gli obiettivi. Lucifero era un cherubino potente, molto amato
dalle creature del cielo: il suo influsso era notevole. Il governo di
Dio non comprendeva però soltanto gli abitanti del cielo, ma anche
quelli di altri mondi. Satana pensò che se fosse riuscito a trascina-
re gli angeli nella ribellione, in seguito la rivolta si sarebbe potuta
estendere altrove. Per raggiungere i suoi obiettivi aveva presentato la
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sua posizione in modo molto abile: aveva una straordinaria capacità
di convinzione, basata su sofismi e inganni. Fino ad allora il suo
atteggiamento ipocrita e falso gli aveva assicurato un vantaggio: il