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Patriarchi e profeti
positivamente al suo appello e si offrivano per l’importante lavoro
che li attendeva, Davide provava una felicità profonda in Dio. A
mano a mano che essi offrivano il loro servizio, si dimostravano
disposti a fare ancora di più. Aumentavano la quantità di beni e
offerte per il tesoro. Davide si era sentito profondamente indegno
di raccogliere il materiale per l’opera di Dio e la prontezza con
cui risposero i nobili del suo regno, la sincerità con cui dedicarono
i loro tesori all’Eterno e consacrarono loro stessi al servizio, lo
riempì di gioia. Ma colui che aveva dato le disposizioni al popolo
era unicamente Dio e la gloria doveva essere resa a lui, non a un
uomo. Egli aveva conferito al popolo le ricchezze terrene e il suo
Spirito li aveva indotti a portare doni preziosi per il tempio. Era tutta
opera del Signore: se l’amore divino non avesse ispirato i sentimenti
del popolo, gli sforzi del re sarebbero stati inutili, e il tempio non
sarebbe mai stato costruito.
Tutto ciò che gli uomini ricevono per generosità divina, appar-
tiene a Dio. Tutte le cose belle e preziose della terra, concesse da
Dio sono state affidate agli uomini per metterli alla prova, per son-
dare quanto sia profondo il loro amore per lui e quanto apprezzino i
suoi favori. Le ricchezze sia materiali sia intellettuali, devono essere
presentate, come offerta volontaria, ai piedi di Gesù dicendo come
Davide: “Tutto viene da te; e noi t’abbiam dato quello che dalla tua
mano abbiam ricevuto” (
1Cronache 29:14
).
Quando Davide sentì che la morte si stava avvicinando aveva
ancora un peso sul cuore: la prosperità di Salomone e del regno
d’Israele che tanto dipendevano dalla fedeltà del re. “Egli diede i
suoi ordini a Salomone suo figliuolo, dicendo: Io me ne vo’ per
la via di tutti gli abitanti della terra; fortificati e portati da uomo!
Osserva quello che l’Eterno, il tuo Dio, t’ha comandato d’osservare,
camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi
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comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti... affinché tu
riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volga, e affinché l’Eterno
adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse:
“Se i tuoi figliuoli veglieranno sulla loro condotta camminando nel
mio cospetto con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta l’anima
loro, non ti mancherà mai qualcuno che segga sul trono d’Israele”
(
1Re 2:1-4
).
Le ultime parole di Davide costituiscono un canto di fiducia,