Pagina 100 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
di Dio e sovrasta il capo del Cristo. Il profeta Ezechiele ne parla
in questa visione: “Qual è l’aspetto dell’arco ch’è nella nuvola in
un giorno di pioggia, tal era l’aspetto di quello splendore che lo
circondava [il trono]. Era un’apparizione dell’immagine della gloria
dell’Eterno” (
Ezechiele 1:28
).
Un altro profeta dichiara: “... Un trono era posto nel cielo, e sul
trono v’era uno a sedere... e attorno al trono c’era un arcobaleno che,
a vederlo, somigliava a uno smeraldo”(
Apocalisse 4:2, 3
).
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Quando per la sua malvagità l’uomo dovrebbe sottostare al giu-
dizio divino, il Salvatore, interviene presso il Padre in suo favore:
Egli indica l’arco tra le nuvole, l’arcobaleno intorno al trono e sopra
il suo volto, simbolo della misericordia divina per chi si pente dei
propri errori.
Oltre a questo impegno successivo al diluvio, Dio ha offerto una
delle promesse più preziose della sua grazia: “Avverrà per me come
delle acque di Noè; poiché, come giurai che le acque di Noè non
si spanderanno più sopra la terra, così io giuro di non più irritarmi
contro di te, e di non minacciarti più. Quand’anche i monti s’allon-
tanassero e i colli fossero rimossi, l’amor mio non s’allontanerà da
te, né il mio patto di pace sarà rimosso, dice l’Eterno che ha pietà di
te” (
Isaia 54:9, 10
).
Quando Noè considerò la forza degli animali feroci che uscivano
con lui dall’arca, temette che la sua famiglia, solo otto persone, ve-
nisse sterminata. Il Signore, allora, inviò un angelo con un messaggio
rassicurante: “E avranno timore e spavento di voi tutti gli animali
della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi son dati in poter vostro
con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto
ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo, io vi do tutto questo,
come l’erba verde” (
Genesi 9:2, 3
). Prima di allora Dio non aveva
mai permesso che l’uomo mangiasse la carne degli animali; Egli
voleva infatti che si nutrisse solo dei prodotti della terra. Tuttavia,
poiché tutta la vegetazione era stata distrutta, permise di mangiare
la carne degli animali puri che erano sopravvissuti nell’arca.
Tutta la terra era stata sconvolta dal diluvio. Un’ulteriore con-
seguenza della terribile maledizione determinata dal peccato fu che
con il diminuire delle acque, le montagne e le colline ricomparvero
circondate da un vasto mare fangoso. Ovunque affioravano cadaveri
di uomini e bestie. Il Signore, non volendo lasciarli decomporre