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Patriarchi e profeti
diversamente da quanto avvenne per Isacco. Nessuna voce gridò: “È
sufficiente”. Per salvare gli uomini decaduti, il Cristo, il Re di gloria,
offrì la sua vita. Quale prova più grande Dio poteva offrire del suo
infinito amore, della sua immensa compassione per l’uomo? “Colui
che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l’ha dato per
tutti noi, come non ci donerà Egli tutte le cose con lui?” (
Romani
8:32
).
Il sacrificio richiesto ad Abramo non aveva come fine esclusivo
il suo bene personale, o quello delle generazioni successive; il suo
ulteriore obiettivo era quello di offrire un insegnamento agli esseri
che, negli altri mondi dell’universo, non avevano conosciuto il male.
L’ambito della contesa fra il Cristo e Satana, nel quale si svolge
il piano della salvezza è oggetto di riflessione per tutto l’universo.
Abramo aveva dimostrato il limite della sua fede nelle promesse
divine: per questo motivo Satana lo aveva accusato davanti a Dio e
agli angeli di non aver adempiuto alle condizioni del patto e quindi
di non essere degno delle sue benedizioni. Dio voleva che la lealtà
del suo servitore risultasse evidente davanti al cielo intero, per di-
mostrare che solo una perfetta ubbidienza poteva essere accettata; in
questo modo il piano della salvezza sarebbe stato più chiaro.
Gli abitanti del cielo erano stati testimoni della scena in cui la
fede di Abramo e la sottomissione di Isacco erano state messe alla
prova. L’esame era stato decisamente più severo di quello a cui
era stato sottoposto Adamo. Cedere alla tentazione di mangiare il
frutto proibito non aveva comportato alcuna sofferenza per i nostri
progenitori, mentre l’ordine ricevuto da Abramo aveva richiesto
un sacrificio più doloroso. Tutto il cielo constatò con meraviglia e
ammirazione la ferma ubbidienza di Abramo e gioì per la sua fedeltà.
Le accuse di Satana si dimostrarono false e Dio disse al suo servitore:
“... Ora so che tu temi Iddio, giacché non m’hai rifiutato il tuo
figliuolo, l’unico tuo” (
Genesi 22:12
). Il patto di Dio, riconfermato
ad Abramo con un giuramento pronunciato davanti agli abitanti degli
altri mondi, dimostrò che l’ubbidienza viene ricompensata.
Era stato difficile anche per gli angeli comprendere il mistero
della redenzione, comprendere che il Signore del cielo, il Figlio di
Dio, doveva morire per l’uomo peccatore. Quando fu chiesto ad
Abramo di sacrificare suo figlio, tutti gli esseri del cielo furono coin-
volti, e osservarono con grande interesse e attenzione l’esecuzione
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