La distruzione di Sodoma
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occasioni apparentemente seducenti. Sono proprio i momenti di ozio,
quelli in cui le sue tentazioni sono più efficaci.
A Sodoma si viveva in funzione dei divertimenti, delle feste e
delle orge. Vi si scatenavano le passioni più degradanti e brutali. La
gente sfidava apertamente Dio e la sua legge e amava la violenza.
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Nonostante conoscessero l’esperienza della società che aveva prece-
duto il diluvio e sapessero che l’ira di Dio si era infine manifestata
con la distruzione, gli abitanti di Sodoma continuarono con il loro
stile di vita.
Quando Lot si trasferì a Sodoma, la corruzione non aveva ancora
raggiunto una diffusione generale e Dio, nella sua bontà, permetteva
che esistessero ancora dei punti di riferimento morali, nonostante
prevalesse il disorientamento.
Quando Abramo riportò i prigionieri sottratti agli elamiti, l’at-
tenzione della gente fu attratta dall’autenticità della sua fede. Gli
abitanti di Sodoma conoscevano bene Abramo e lo deridevano per
la sua dedizione al culto di un Dio invisibile. Tuttavia, la sua vittoria
contro una forza militare molto superiore e la sua generosità nei con-
fronti dei prigionieri e del bottino di guerra suscitarono meraviglia
e ammirazione. Pur riconoscendo il suo valore, essi non poterono
evitare di pensare che la sua vittoria fosse il risultato di un inter-
vento divino. Inoltre, il suo spirito nobile e altruistico, così diverso
da quello degli abitanti di Sodoma, costituiva un’altra prova della
superiorità della religione che egli aveva onorato con il suo coraggio
e la sua fedeltà.
Melchisedec, quando accordò la sua benedizione ad Abramo,
riconobbe che era stato l’Eterno a concedere al patriarca la vittoria:
“... Benedetto sia Abramo dall’Iddio altissimo, padrone de’ cieli e
della terra! E benedetto sia l’Iddio altissimo, che t’ha dato in mano i
tuoi nemici!...” (
Genesi 14:19, 20
). Con il suo intervento Dio si stava
rivolgendo a quel popolo, ma anche questi ultimi appelli furono
respinti.
L’ultima notte di Sodoma si stava avvicinando. Nubi minacciose
proiettavano ormai la loro ombra sulla città, condannata alla rovina.
Nessuno però se ne accorse, e mentre gli angeli si preparavano a
compiere la loro opera di distruzione, gli uomini continuarono a
sognare ricchezze e piaceri. L’ultimo giorno sembrò simile agli altri.
Le ombre della sera si allungarono su un paesaggio dolce e sereno; i