Pagina 168 - Patriarchi e profeti (1998)

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Capitolo 16: Giacobbe ed Esaù
Giacobbe ed Esaù, i due gemelli di Isacco, avevano un carattere
opposto e conducevano una vita molto diversa. Tutto ciò era stato
predetto dall’angelo di Dio ancor prima della loro nascita quando, in
risposta all’ansiosa preghiera di Rebecca, annunciò che le sarebbero
stati concessi due figli. Le rivelò anche il loro destino futuro, dichia-
rando che entrambi sarebbero diventati i fondatori di potenti nazioni
e che il più giovane avrebbe avuto una posizione preminente.
Esaù crebbe ricercando il proprio interesse e occupandosi uni-
camente del presente; insofferente alle limitazioni, amava la vita
libera e selvaggia del cacciatore, che presto diventò una vera e pro-
pria scelta di vita. Tuttavia egli era il prediletto del padre che, pur
essendo un pastore calmo e pacifico, ammirava il coraggio e la forza
del figlio maggiore che senza timore superava montagne e deserti.
Tornando a casa, oltre a portargli la selvaggina, egli narrava al padre
gli eccitanti resoconti delle sue interessanti avventure. Giacobbe era
invece riflessivo, diligente e preciso: pensava più al futuro che al
presente; era contento di vivere a casa e di occuparsi del gregge e
della coltivazione del terreno. La madre ne apprezzava la tenacia, la
parsimonia e l’accortezza; l’affetto profondo e costante, le attenzioni
gentili e assidue che Giacobbe le riservava la rallegravano molto
più delle appariscenti ma occasionali manifestazioni di gentilezza di
Esaù. Per Rebecca, Giacobbe era infatti il figlio più caro.
Le promesse fatte ad Abramo, e in seguito confermate a suo
figlio, rappresentavano per Isacco e Rebecca la speranza e il grande
obiettivo della loro vita. Esaù e Giacobbe le conoscevano bene;
sapevano che il diritto di primogenitura era molto importante, perché
esso non solo garantiva l’eredità di una ricchezza materiale ma
anche un primato spirituale. Colui che avrebbe ricevuto questo
diritto sarebbe stato il sacerdote della famiglia e dalla sua progenie
sarebbe sorto il Redentore del mondo. D’altra parte, il diritto di
primogenitura implicava degli obblighi; significava infatti dedicare
la propria vita al servizio di Dio e ubbidire ai suoi ordini come aveva
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