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Patriarchi e profeti
Il Padre, tramite il Figlio, creò tutti gli esseri del cielo. “... In
lui sono state create tutte le cose... siano troni, siano signorie, siano
principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo
di lui e in vista di lui” (
Colossesi 1:16
). Gli angeli collaborano con
Dio risplendendo della luce che si diffonde per la sua presenza, essi
volano veloci per eseguirne gli ordini. Ma il Figlio, l’Unto di Dio,
“lo splendore della sua gloria”, “l’impronta della sua essenza”, colui
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che sostiene “tutte le cose con la parola della sua potenza”, ha la
supremazia su di loro (
Ebrei 1:3
). Il suo santuario è un “trono di
gloria, eccelso fin dal principio...” (
Geremia 17:12
); lo scettro del
suo regno è uno “scettro di rettitudine” (
Ebrei 1:8
); “splendore e
maestà stanno dinanzi a lui, forza e bellezza stanno nel suo santuario”
(
Salmo 96:6
); “... benignità e verità van davanti alla tua faccia”
(
Salmo 89:14
).
La legge dell’amore è il fondamento del governo di Dio: la felici-
tà di tutte le creature intelligenti dipende dalla loro perfetta adesione
ai suoi princìpi. Dio desidera un’ubbidienza fondata sull’amore, che
nasca da una vera comprensione del suo carattere. Non desidera una
sottomissione forzata; ogni essere è libero di scegliere se seguirlo o
meno.
Fino a quando le creature riconobbero questo patto d’amore, vi fu
un’assoluta armonia in tutto l’universo. Gli angeli erano pronti a sod-
disfare con gioia i desideri del loro Creatore: erano felici di riflettere
la sua gloria e le loro lodi esprimevano questi sentimenti. L’amore
per Dio era assoluto, l’altruismo e la fiducia caratterizzavano ogni
rapporto; nessuna nota discordante turbava questo equilibrio. Ma
qualcuno travisò la libertà che Dio aveva concesso alle sue creature.
Il male si manifestò nell’essere più importante, glorioso e potente
dopo il Cristo: Lucifero, il “figliuol dell’aurora”, il cherubino più po-
tente, santo e puro. Egli stava alla presenza del Creatore e rifletteva
lo splendore della sua gloria. “... Così parla il Signore, l’Eterno: Tu
mettevi il suggello alla perfezione, eri pieno di saviezza, di una bel-
lezza perfetta; eri in Eden il giardino di Dio; eri coperto d’ogni sorta
di pietre preziose... Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.
Io t’avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in
mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno
che fosti creato, perché non si trovò in te la perversità” (
Ezechiele
28:12-15
).