Pagina 327 - Patriarchi e profeti (1998)

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Capitolo 30: Il tabernacolo e il rituale
Mentre Mosè era sulla montagna, davanti a Dio, ricevette que-
st’ordine: “Mi facciano un santuario perché io abiti in mezzo a
loro” (
Esodo 25:8
). A questo ordine furono aggiunte indicazioni
dettagliate riguardanti la costruzione del tabernacolo. In seguito alla
loro infedeltà, gli israeliti non ebbero più il privilegio della presenza
divina: questo impedì per qualche tempo la realizzazione del santua-
rio, la dimora di Dio in mezzo al popolo. Tuttavia, quando Israele
ottenne il perdono divino, Mosè si dispose a eseguire quell’ordine.
Per la costruzione del santuario furono scelti uomini che il Si-
gnore aveva dotato di particolare abilità e saggezza. Dio stesso aveva
fornito a Mosè il progetto, completo di ogni informazione riguar-
do alle dimensioni, la forma, il materiale da impiegare e tutti gli
oggetti compresi nell’arredo. Il tabernacolo, pur essendo costruito
dagli uomini, doveva essere “figura del vero” (
Ebrei 9:24, 23
) una
rappresentazione in miniatura del santuario che è in cielo in cui il
Cristo, il nostro Sommo Sacerdote, dopo aver offerto la sua vita in
sacrificio, doveva compiere la sua opera in difesa del peccatore. Sul
Sinai Dio presentò a Mosè la visione del santuario e gli ordinò di ri-
produrlo fedelmente. Mosè registrò con cura tutte queste indicazioni
e le comunicò ai capi del popolo.
La costruzione del santuario richiedeva preparativi molto di-
spendiosi: era necessaria una grande quantità di materiali fra i più
pregiati e rari. Il Signore tuttavia accettò solo le offerte volontarie.
Mosè aveva ripetuto al popolo quest’ordine divino: “Accettate l’of-
ferta da ogni uomo che sarà disposto a farmela di cuore” (
Esodo
25:2
). Il desiderio di servire Dio e lo spirito di sacrificio erano due
requisiti essenziali per coloro che si impegnavano a costruire la casa
dell’Eterno.
“E tutti quelli che il loro cuore spingeva e tutti quelli che il loro
spirito rendeva volenterosi, vennero a portare l’offerta all’Eterno per
l’opera della tenda di convegno, per tutto il servizio e per i paramenti
sacri. Vennero uomini e donne; quanti erano di cuor volenteroso
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