Pagina 34 - Patriarchi e profeti (1998)

Basic HTML Version

30
Patriarchi e profeti
la sua azione come finalizzata unicamente a promuovere la fedeltà,
l’armonia e la pace.
Il malcontento si diffuse con rapidità insieme ai suoi effetti ne-
gativi. Superficialmente sembrava regnare una vera armonia, ma a
poco a poco le divisioni tra gli angeli divennero più profonde. Al-
cuni ritenevano valide le insinuazioni di Lucifero contro il governo
divino; la precedente adesione all’ordine stabilito da Dio era stata
completa, ma ora essi contestavano la superiorità del Cristo: essere
esclusi dalle decisioni di Dio era per loro un motivo di profondo di-
sappunto. Avrebbero quindi appoggiato Lucifero nella sua richiesta
di pari poteri con il Cristo. Gli angeli rimasti fedeli difesero invece
la giustizia e la saggezza dei decreti divini e tentarono di riconciliare
i dissidenti alla volontà divina.
Il Cristo era il Figlio di Dio, unico essere con il Creatore prima
che gli angeli stessi fossero chiamati all’esistenza; era sempre stato
il principale sostegno del Padre. Per quanti erano sottoposti a questa
autorità, il suo primato era stato fonte di ricche benedizioni: prima
di allora ciò non era mai stato messo in dubbio. Tutti in cielo erano
sempre vissuti in armonia. Perché ora doveva sorgere la discordia?
Gli angeli fedeli, di fronte alle potenziali, terribili conseguenze di
questo dissenso, implorarono gli scontenti di rinunciare alle loro
intenzioni e di mantenere la loro devozione a Dio e alla sua autorità.
Per il suo carattere misericordioso, Dio sopportò a lungo Lu-
cifero. In cielo non erano mai esistiti il malcontento e l’ostilità: si
avvertiva un’atmosfera nuova, strana, misteriosa e inspiegabile. Del
resto, all’inizio, nemmeno Lucifero aveva compreso la vera natura
dei suoi sentimenti; per qualche tempo aveva temuto di esprimere i
[26]
suoi pensieri ma non li aveva respinti. Non sapeva dove lo avrebbe
condotto tutto questo. Solo un amore e un’intelligenza infiniti avreb-
bero potuto concepire i tentativi che Dio compì per convincerlo del
suo errore. Dimostrò che la sua insoddisfazione era ingiustificata:
Dio gli svelò quale sarebbe stato il risultato della sua ribellione
e, infine, Lucifero si convinse del suo errore. Egli comprese che
“l’Eterno è giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere”
(
Salmo 145:17
). Riconobbe la giustizia delle leggi divine e accettò
di dichiararlo pubblicamente, davanti a tutti gli abitanti del cielo.
Se avesse continuato in questa direzione avrebbe salvato se stesso
e molti angeli: infatti, non aveva ancora infranto totalmente il suo