Pagina 395 - Patriarchi e profeti (1998)

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Israele nel deserto
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il periodo in cui Israele visse nel deserto, fu rigidamente proibito
accendere il fuoco durante il settimo giorno: d’altra parte, ciò era
superfluo, data la temperatura. L’ordine fu revocato nella terra di
Canaan, dove il clima rigido rendeva necessario riscaldarsi. L’azione
di quell’uomo costituiva quindi una violazione deliberata del quarto
comandamento. Il gesto non era stato causato da trascuratezza o
ignoranza, ma da presunzione.
L’uomo fu colto sul fatto e portato davanti a Mosè. Chi trasgre-
diva il comandamento del sabato doveva essere punito con la morte,
ma Dio non aveva rivelato le modalità della condanna. Mosè presen-
tò il caso al Signore e ricevette quest’ordine: “... Quell’uomo deve
essere messo a morte; tutta la raunanza lo lapiderà fuori del campo”
(
Numeri 15:35
). La bestemmia e la deliberata trasgressione del sa-
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bato prevedevano la stessa pena: l’essenza di queste trasgressioni è
infatti il disprezzo dell’autorità di Dio.
Oggi molti rifiutano di ammettere che il sabato sia stato istituito
alla creazione, e affermano che si tratta di una prescrizione per gli
ebrei. Essi sostengono che se fosse ancora vincolante, i trasgressori
dovrebbero essere puniti con la morte. Queste persone dimenticano
che chi bestemmiò fu punito come chi trasgredì il sabato. Il terzo
comandamento, che condanna l’oltraggio al nome di Dio, certamen-
te non era valido solo per gli ebrei. L’argomento che richiama la
condanna a morte si dovrebbe quindi applicare non solo al quarto
comandamento, ma anche al terzo, al quinto e a quasi tutti gli altri
dieci, che però sono considerati ancora validi. Anche se Dio oggi
non colpisce materialmente chi trasgredisce i comandamenti, la Bib-
bia dichiara che la conseguenza del peccato è la morte. Il giudizio
finale dimostrerà che questo è il destino di coloro che violano la
legge sacra.
Ripetendo di settimana in settimana il miracolo della manna,
durante i quarant’anni nel deserto, il Signore ricordava al suo popolo
di osservare il sabato. Tuttavia, questo esempio non fu sufficiente
a rendere ubbidienti gli israeliti. Essi non osarono mai trasgredire
apertamente l’ordine divino, perché temevano una punizione esem-
plare, ma lo osservarono in modo del tutto superficiale. Dio dichiarò
attraverso un suo profeta: “Profanarono grandemente i miei sabati”
(cfr.
Ezechiele 20:13-24
). Questo comportamento era stato uno dei
motivi per cui il Signore aveva deciso di escludere dal possesso della