Pagina 396 - Patriarchi e profeti (1998)

Basic HTML Version

392
Patriarchi e profeti
terra promessa la prima generazione di ebrei vissuti nel deserto. No-
nostante questa condanna, neppure la generazione successiva imparò
la lezione e durante quei quarant’anni di pellegrinaggio l’osservan-
za del sabato fu quasi abbandonata. Le colpe degli israeliti furono
così gravi che Dio, pur non proibendo loro di entrare in Canaan,
dichiarò che dopo l’insediamento nella terra promessa, sarebbero
stati dispersi fra i popoli pagani.
Dopo il soggiorno a Kades il popolo si diresse verso il deserto.
Quando finì il periodo dell’esilio, in quell’ambiente desolato, “...
tutta la raunanza dei figliuoli d’Israele arrivò al deserto di Tsin il
primo mese, e il popolo si fermò a Kades....” (
Numeri 20:1
).
Miriam morì e fu sepolta in quel luogo. Milioni di ebrei erano
usciti dall’Egitto, pieni di speranze, e avevano gioito per il trionfo del
Signore, danzando e cantando sulle rive del mar Rosso. Condannati
dalle loro colpe, subirono tutti lo stesso destino: la morte nel deserto,
al termine di una vita randagia e priva di pace. La nuova generazione
avrebbe imparato la lezione? “Con tutto ciò peccarono ancora, e
non credettero alle Sue meraviglie... Quand’Ei li uccideva, essi Lo
[346]
ricercavano e tornavano bramosi di ritrovare Iddio; e si ricordavano
che Dio è la loro rocca, è l’Iddio altissimo, il loro Redentore” (
Salmo
78:32-35
). Il loro pentimento, però, non era profondo e sincero:
perseguitati dai loro nemici, gli israeliti si rivolgevano a colui che li
poteva liberare ma “il loro cuore non era diritto verso Lui, e non eran
fedeli al Suo patto. Ma Egli, che è pietoso, che perdona l’iniquità e
non distrugge il peccatore, più volte rattenne la Sua ira, e non lasciò
divampare tutto il Suo cruccio. Ei si ricordò che essi erano carne, un
fiato che passa e non ritorna” (
Salmo 78:37-39
).
[347]