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Patriarchi e profeti
Egli invitò il popolo ad avere coraggio: il segno della presenza di
Dio era ancora con loro. Era necessario fare tutto il possibile per
prepararsi alla guerra. Gli amorei, d’altra parte, erano sicuri di dover
cacciare dal loro paese un avversario debole e impreparato, e per-
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ciò erano impazienti di combattere. Ma colui che possiede tutta la
terra aveva dato quest’ordine a Mosè: “Levatevi, partite e passate la
valle dell’Arnon, ecco, io do in tuo potere Sihon, l’Amoreo, re di
Heshbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso, e muovigli
guerra. Oggi comincerò a ispirare paura e terrore di te ai popoli che
sono sotto il cielo intero, sì che, all’udire la tua fama, tremeranno
saranno presi d’angoscia dinanzi a te” (
Deuteronomio 2:24, 25
).
Se le popolazioni confinanti con Canaan non si fossero opposte
all’avanzata d’Israele, sfidando l’intervento di Dio, sarebbero state
risparmiate. Il Signore si era dimostrato paziente, pieno di tenera
compassione e bontà anche nei confronti di queste nazioni pagane.
Quando ad Abramo fu rivelato che i suoi discendenti, i figli d’Israele,
avrebbero vissuto come stranieri in un paese sconosciuto per quat-
trocento anni, ricevette dal Signore questa promessa: “E alla quarta
generazione essi torneranno qua; perché l’iniquità degli Amorei non
è giunta finora al colmo” (
Genesi 15:16
). Gli amorei erano dediti
a pratiche immorali, legate al paganesimo: la loro punizione era
dunque giusta. Nonostante questo, Dio li risparmiò per centinaia di
anni: voleva dimostrare loro, al di là di ogni possibilità di dubbio,
che Egli era l’unico vero Dio, il Creatore del cielo e della terra. Gli
amorei avevano saputo del prodigioso intervento del Signore per
liberare Israele dall’Egitto. Essi avevano avuto prove sufficienti per
riconoscere il vero Dio e respingere il culto degli idoli, abbandonan-
done la morale perversa: rifiutarono questa rivelazione e rimasero
legati alle loro divinità.
Quando il Signore condusse per la seconda volta gli israeliti ai
confini del paese di Canaan, le popolazioni della regione - di religio-
ne pagana - ebbero prove ulteriori della potenza divina. Assistettero
alle vittorie d’Israele sul re Arad e sui cananei e al miracolo che
liberò gli ebrei dai serpenti velenosi. Tutto ciò dimostrava che Dio
proteggeva Israele. Dopo aver ricevuto un rifiuto alla richiesta di
attraversare il territorio dell’Idumea, gli israeliti erano stati costretti
a percorrere un itinerario lungo e difficile, lungo il mar Rosso. Que-
sta manifestazione di ostilità non li avevano spinti, però, ad alcuna