L’apostasia al Giordano
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pensieri negativi. Erano stati dei traditori all’interno delle mura che
avevano abbattuto la roccaforte e ingannato Israele, abbandonandolo
nelle mani di Satana. È così che cerca ancora di provocare la rovina
dell’uomo. Prima che il cristiano commetta un peccato palese, den-
tro di lui si scatena una lunga lotta; l’uomo puro e santo non diventa
subito depravato: ci vuole tempo per corrompere e rendere criminali,
e infine brutali e diabolici, coloro che sono stati creati a immagine
di Dio. L’uomo subisce l’influsso di ciò che contempla, e abbando-
nandosi a pensieri impuri può modificare talmente il proprio modo
di vedere, da trovare piacevole il peccato che un tempo detestava.
Satana si serve di ogni mezzo per diffondere i delitti e i vizi più
degradanti. È impossibile percorrere le strade delle nostre città senza
imbattersi in vistosi manifesti relativi a romanzi o rappresentazioni
teatrali di crimini efferrati. In questo modo ci si abitua al peccato. Le
riviste presentano alla gente tutto ciò che è vile e abbietto; le passioni
eccitanti vengono raccontate sotto forma di storie piccanti. Anche
le persone dalla coscienza più sensibile, che ascoltano o leggono il
resoconto di questi delitti invece di respingerne con orrore i racconti,
provano un interesse morboso e soffocano la propria coscienza.
Oggi, quasi tutti i divertimenti del mondo, praticati perfino da
coloro che sostengono di essere cristiani, tendono agli stessi fini di
quelli degli antichi pagani: l’autodistruzione. Attraverso il teatro
Satana agisce da secoli per eccitare le passioni e glorificare il vizio.
Egli si serve degli spettacoli grandiosi e della musica avvincente
dell’opera, ricorre al ballo mascherato, alla danza, al gioco delle carte
per infrangere le barriere morali e aprire le porte alla sensualità.
In tutti i divertimenti dove vengono incoraggiati l’orgoglio e le
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passioni, dove si tende a dimenticare Dio e a perdere di vista gli
interessi eterni, Satana è all’opera per conquistare gli animi.
“Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso
procedono le sorgenti della vita” (
Proverbi 4:23
), consiglia il sapien-
te. Se il cuore non sarà rinnovato dalla grazia divina, si cercherà
invano di vivere in maniera pura. Colui che vuole ottenere un carat-
tere nobile e virtuoso a prescindere dalla grazia di Cristo, costruisce
una casa sulle sabbie mobili, appena la violenta tempesta della tenta-
zione sopraggiungerà, sarà sicuramente abbattuta. Ognuno dovrebbe
rivolgere al Signore questa preghiera di Davide: “O Dio, crea in me
un cuor puro e rinnova in me uno spirito ben saldo” (
Salmo 51:10
).