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Patriarchi e profeti
La promessa fu mantenuta: “In quel giorno l’Eterno rese grande
Giosuè agli occhi di tutto Israele; ed essi lo temettero, come avean
temuto Mosè tutti i giorni della sua vita” (
Giosuè 4:14
).
La manifestazione della potenza divina in favore d’Israele do-
veva anche incutere timore nei popoli che li circondavano e quindi
facilitare il loro completo trionfo. Quando i re degli amorei e dei
cananei seppero la notizia che gli israeliti avevano attraversato mi-
racolosamente il Giordano, ne furono terrificati. Gli ebrei avevano
già ucciso cinque re di Madian, il potente Sihon, re degli amorei, e
Og di Basan e ora la notizia del recente passaggio dell’impetuoso e
gonfio Giordano terrorizzò le nazioni vicine. Per i cananei, per tutto
Israele e per lo stesso Giosuè quella era una prova inequivocabile
del fatto che il Dio vivente, il Re del cielo e della terra era con il suo
popolo e non li avrebbe mai né dimenticati né abbandonati.
Gli israeliti si accamparono in Canaan per la prima volta, non
molto lontano dal Giordano. Qui Giosuè “circoncise i figliuoli d’I-
sraele” (
Giosuè 5:3
); e “i figliuoli d’Israele s’accamparono a Ghilgal
e celebrarono la Pasqua” (
Giosuè 5:10
). Dalla ribellione di Kades
il rito della circoncisione era stato sospeso; ciò doveva costante-
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mente ricordare a Israele che il patto con Dio, di cui questo rito
era il simbolo, era stato infranto. Anche l’interruzione della Pasqua,
ricordo della loro liberazione dall’Egitto, dimostrava il dispiacere
del Signore per il desiderio del popolo di ritornare nel paese del-
la sua schiavitù. Ma ora quegli anni bui erano finiti, e ancora una
volta Dio, restaurando quel simbolo del patto, a cui si sottoposero
tutti coloro che erano nati nel deserto, riconosceva Israele come suo
popolo. Poi il Signore dichiarò a Giosuè: “Oggi vi ho rotolato di
dosso il vituperio dell’Egitto” (
Giosuè 5:9
); per questo motivo il
luogo dell’accampamento fu chiamato Ghilgal che significa “l’atto
del rotolare”.
Precedentemente i popoli pagani avevano biasimato il Signore e
il suo popolo perché gli ebrei, subito dopo aver lasciato l’Egitto, non
erano riusciti a entrare in possesso del paese di Canaan. I loro nemici
avevano trionfato perché Israele aveva vagato a lungo nel deserto, e
avevano dichiarato che il Dio degli ebrei non sapeva guidarli nella
terra promessa. Ma ora che il Signore aveva chiaramente manifestato
la sua potenza e il suo favore aprendo un varco nel Giordano per il
suo popolo, i nemici non li potevano più deridere.