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Patriarchi e profeti
più dai ricchi di quanto i ricchi dipendano dai poveri. Mentre una
classe chiede che le benedizioni che Dio ha concesso ai loro vicini
più ricchi siano in parte concesse anche a loro, l’altra ha bisogno di
un servizio fedele, intelligenza e braccia forti che costituiscono il
capitale dei poveri.
Il popolo d’Israele, ubbidendo alle direttive del Signore, ne avreb-
be ricavato grandi benedizioni. Dio infatti aveva dichiarato: “Io vi
darò le piogge nella loro stagione, la terra darà i suoi prodotti e gli
alberi della campagna daranno i loro frutti. La trebbiatura vi durerà
fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durerà fino alla sementa.
Mangerete a sazietà il vostro pane, e abiterete in sicurtà il vostro
paese. Io farò che la pace regni nel paese; voi vi coricherete, e non ci
sarà chi vi spaventi; farò sparire dal paese le bestie nocive, e la spada
non passerà per il vostro paese... Camminerò tra voi, sarò vostro Dio,
e voi sarete mio popolo... Ma se non mi date ascolto e se non mettete
in pratica tutti questi comandamenti... in guisa che... rompiate il mio
patto... seminerete in vano la vostra sementa: la mangeranno i vostri
nemici. Volgerò la mia faccia contro di voi, e voi sarete sconfitti dai
vostri nemici, quelli che vi odiano vi domineranno, e vi darete alla
fuga senza che alcuno v’insegua” (
Levitico 26:4-17
).
Sono molti coloro che sostengono con grande entusiasmo che
tutti gli uomini dovrebbero ricercare nella stessa misura le benedi-
zioni terrene di Dio. Ma questo non era il proposito del Creatore. La
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condizione sociale diversa è uno dei mezzi dei quali Dio si serve per
mettere alla prova e sviluppare il carattere. Tuttavia, secondo i suoi
piani, coloro che hanno possedimenti terreni si considerino semplici
economi dei beni divini, che il Signore ha affidato loro per aiutare i
sofferenti e i bisognosi.
Il Cristo ha detto che i poveri li avremo sempre con noi; Egli
condivide gli interessi del suo popolo sofferente, comprende profon-
damente i suoi figli più poveri e più umili e ci dice che essi sono i
suoi rappresentanti sulla terra. Li ha posti fra noi per risvegliare nel
nostro cuore l’amore che Egli sente per i sofferenti e gli oppressi. La
pietà e la benevolenza che essi ricevono viene accettata dal Cristo
come se lui stesso ne fosse l’oggetto. Compiere un atto di crudeltà
o trascuratezza nei loro confronti, significa trattare il Cristo nello
stesso modo.
Se la legge che Dio diede in favore del povero fosse stata rispet-