Pagina 529 - Patriarchi e profeti (1998)

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I primi giudici
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potenza di Dio. I sistemi più perfetti che gli uomini possano escogi-
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tare, se privi della potenza e della saggezza di Dio, si dimostreranno
un fallimento, mentre i metodi meno brillanti avranno successo se
scelti da Dio ed eseguiti con umiltà e fede. Confidare nel Signore e
ubbidire alla sua volontà è essenziale per il cristiano nella sua lotta
spirituale, come lo fu per Gedeone e Giosuè nella loro battaglia con-
tro i cananei. Manifestando ancora una volta la sua potenza in favore
degli israeliti, Dio voleva insegnare loro ad avere fiducia in lui, e a
cercare il suo aiuto in ogni situazione difficile. Anche oggi Dio è
disposto a collaborare con il suo popolo per compiere grandi cose
attraverso semplici strumenti. Tutto il cielo attende che invochiamo
la saggezza e la forza divine. Dio può “fare infinitamente al di là di
quello che domandiamo o pensiamo” (
Efesini 3:20
).
Gedeone inseguì i nemici ma i suoi compatrioti espressero rim-
proveri e accuse nei suoi confronti. Quando gli israeliti, ubbidendo
alla chiamata di Gedeone si radunarono per combattere contro i
madianiti, i discendenti di Efraim, temendo che l’impresa risultasse
pericolosa, rimasero indietro e siccome Gedeone non aveva rivolto
loro nessun appello si avvalsero di quella scusa per non unirsi ai loro
fratelli. Quando seppero, però, che Israele aveva trionfato, il fatto
di non aver partecipato direttamente suscitò in loro una profonda
invidia. È vero che quando i madianiti fuggirono in ritirata essi, per
ordine di Gedeone, bloccarono i guadi del Giordano, impedendo che
scappassero e uccisero molti nemici, compresi i due principi Oreb e
Zeeb, e così contribuirono alla vittoria. Nonostante ciò essi erano
gelosi e arrabbiati, come se Gedeone avesse agito di propria inizia-
tiva. Non seppero vedere nel trionfo d’Israele l’intervento di Dio e
non apprezzarono la sua potenza e la sua misericordia che li avevano
liberati. Proprio per questo essi erano indegni di essere scelti come
suoi collaboratori. Quando tornarono dalla battaglia con il bottino
rimproverarono aspramente Gedeone, dicendogli: “Che azione è
questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando tu sei andato
contro Madian?... Che ho fatto io al paragon di voi?” disse Gedeo-
ne. “La racimolatura d’Efraim non vale essa più della vendemmia
d’Abiezer? Iddio v’ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb
e Zeeb! Che dunque ho potuto far io al paragon di voi?” (
Giudici
8:1-3
).
Quella gelosia poteva facilmente sfociare in contesa e portare alla