Pagina 543 - Patriarchi e profeti (1998)

Basic HTML Version

Capitolo 55: Il piccolo Samuele
Elkana, un levita della contrada montuosa di Efraim, era un uomo
ricco e influente che amava e temeva Dio; sua moglie, Anna, era una
donna gentile e modesta, animata da una religiosità fervente e con
una fede profonda e nobile.
Questa coppia non godeva di quel privilegio a cui ogni ebreo
aspira profondamente: la loro casa non era allietata da bambini, e il
desiderio di perpetuare il nome della famiglia aveva indotto il marito,
secondo l’usanza del tempo, a contrarre un secondo matrimonio. Ma
questo passo, che non manifestava una completa fiducia in Dio, non
portò felicità. Alla famiglia si unirono figli e figlie, ma la gioia e la
bellezza di questa sacra istituzione divina era rovinata, e la pace in-
franta. Peninna, la nuova moglie, era gelosa e di idee ristrette, e aveva
un comportamento orgoglioso e insolente. Anna, tuttavia, le cui spe-
ranze sembravano infrante e la cui vita era diventata opprimente,
affrontò la prova con dolce e toccante rassegnazione.
Elkana, fedele alle direttive divine, in occasione delle grandi
solennità si recava con la sua famiglia a Sciloh per adorare e offrire
il sacrificio. Pur essendo un levita, per l’irregolarità dei servizi sacri
la sua collaborazione non veniva richiesta.
Perfino in questa sacra festività in cui si adorava Dio affiorò quel
cattivo spirito che aveva pervaso la sua casa. Dopo la presentazione
delle offerte di ringraziamento tutta la famiglia partecipò unita a
una festa ancora più gioiosa. In quelle occasioni Elkana dava alla
madre dei suoi bambini una parte di sacrificio per lei e una per
ciascuno dei suoi figli; e, pieno di riguardo per Anna, gliene porgeva
una porzione doppia per dimostrarle che l’amava come se lei gli
avesse dato un figlio. Ma la seconda moglie, era divorata dalla
gelosia. Come favorita da Dio, pretendeva la priorità e rinfacciava
ad Anna la sua sterilità, sostenendo che questa era una prova della
disapprovazione divina. La cosa si ripeteva di anno in anno, e Anna
non riusciva più a sopportarla. Non potendo nascondere il dolore,
scoppiò in un pianto irrefrenabile e si allontanò dalla festa. Il marito
539