Pagina 590 - Patriarchi e profeti (1998)

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Capitolo 60: La presunzione di Saul
Dopo l’assemblea di Ghilgal, Saul sciolse l’esercito che aveva
risposto alla sua chiamata per travolgere gli ammoniti, riservandosi
solo duemila uomini ai suoi ordini, a Micmas, e mille agli ordini di
Gionathan, a Ghibea. Questo scioglimento costituì un grave errore,
perché se il suo esercito, così su di morale e pieno di coraggio per
la recente vittoria, avesse continuato la battaglia contro gli altri
nemici d’Israele avrebbe inferto loro un grave colpo che avrebbe
consolidato l’indipendenza d’Israele.
Nel frattempo i filistei, i loro bellicosi avversari, erano attivi.
Nonostante la sconfitta di Eben-Ezer, possedevano ancora alcune
colline fortificate nella terra d’Israele, e si erano stabiliti proprio nel
cuore del paese. Per attitudine alla guerra, armi, equipaggiamento,
i filistei erano notevolmente avvantaggiati rispetto agli israeliti; e
durante il lungo periodo della loro oppressione avevano cercato di
proibire il commercio del ferro per non permettere loro di costruire
delle armi. Al termine del periodo di pace gli ebrei avevano ricostrui-
to le fortezze dei filistei realizzando solo gli interventi indispensabili.
Abituati a una vita facile, e resi fiacchi dal lungo periodo di oppres-
sione, gli uomini d’Israele avevano veramente trascurato di rifornirsi
di armi. Avrebbero potuto procurarsi archi e fionde da usare in guer-
ra, ma non lo fecero e, a parte Saul e suo figlio Gionathan, nessun
israelita possedeva una lancia o una spada.
Solo dopo il secondo anno di regno di Saul si cercò di sotto-
mettere i filistei. Il primo colpo fu messo a segno da Gionathan, il
figlio del re, che li attaccò e li travolse. I filistei, esasperati da questo
affronto, tentarono di assalire immediatamente Israele. Saul fece
suonare con successo le trombe in tutto il paese per riunire le tribù
a Ghilgal, comprese quelle al di là del Giordano e prepararsi per la
guerra.
I filistei avevano radunato una forza immensa a Micmas, “...
avevano trentamila carri, seimila cavalieri, e gente numerosa come
la rena ch’è sul lido del mare...” (
1Samuele 13:5
). La notizia rag-
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