La presunzione di Saul
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zione in Israele, dovrebb’egli morire? Non sarà mai! Com’è vero
che l’Eterno vive, non cadrà in terra un capello del suo capo; perché
oggi egli ha operato con Dio...” (
1Samuele 14:45
). Il re orgoglio-
so non osò opporsi al verdetto unanime e la vita di Gionathan fu
risparmiata.
Saul non poté fare a meno di avvertire che sia Dio sia il popolo
preferivano suo figlio a lui. La liberazione di Gionathan costituiva un
severo rimprovero per quel re che si era dimostrato così temerario.
Saul avvertiva che questa maledizione sarebbe ricaduta su di lui
e smise di combattere contro i filistei, tornando a casa triste e di
malumore. Chi è pronto a giustificare o scusare il proprio peccato,
spesso è veramente severo nel giudicare e condannare gli altri. Molti,
come Saul, attirano su di loro la disapprovazione di Dio, respingono i
consigli e disprezzano i rimproveri. Perfino quando vengono convinti
del fatto che il Signore non è più con loro, rifiutano di considerarsi la
causa della loro sofferenza. Mentre si abbandonano a critiche crudeli
e a rimproveri severi su persone che sono migliori di loro, coltivano
l’orgoglio e la vanagloria. Sarebbe bene che queste persone che
si autonominano giudici, meditassero su queste parole del Cristo:
“Poiché col giudicio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la
misura onde misurate, sarà misurato a voi” (
Matteo 7:2
).
Spesso coloro che cercano di mettersi in mostra raggiungono,
come avvenne nel caso di Saul, posizioni in cui si rivela il loro vero
carattere. Il comportamento di quel re fece comprendere agli israeliti
che egli si preoccupava più dell’autorità e degli onori regali, che
della giustizia, della misericordia e della benevolenza. Il popolo
comprese l’errore commesso nel rifiutare il governo che Dio aveva
stabilito. Avevano preferito a un profeta fedele, le cui preghiere
erano state fonte di benedizione, un re animato da uno zelo cieco che
chiedeva a Dio di colpire il suo popolo per le proprie maledizioni.
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Se degli israeliti non fossero intervenuti per salvare la vita del-
l’eroico Gionathan, il loro liberatore sarebbe morto per volontà del
padre. Con quale apprensione il popolo, in seguito, si sarebbe fat-
to guidare da Saul! Come dovevano essere tristi all’idea di essere
stati loro a mettere quel re sul trono! Il Signore sopporta a lungo
l’ostinazione degli uomini e offre a tutti l’opportunità di scorgere e
abbandonare i propri peccati. Coloro che disprezzano la sua volontà
possono temporaneamente avere successo, verrà il tempo in cui si