Pagina 612 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
legrinaggio tra le colline solitarie? La comunione con la natura e
con Dio, la cura per il gregge, i pericoli e le liberazioni, i dolori e le
gioie, la sua umile fatica, non avevano solo lo scopo di modellare
il carattere di Davide e influenzarne la vita futura, perché i salmi di
questo dolce cantore d’Israele avrebbero ispirato l’amore e la fede
nei cuori dei figli di Dio di tutte le epoche portandoli più vicini a
colui che ama tutti e in cui vivono tutte le sue creature.
Questa bella adolescenza preparava Davide a occupare un posto
al fianco degli uomini più nobili della terra. I suoi talenti, preziosi
doni di Dio, erano impiegati per esaltare la gloria del Creatore. La
contemplazione e la meditazione lo arricchivano di quella saggezza
e pietà che lo rendevano l’amico di Dio e degli angeli, e gli face-
vano comprendere meglio il carattere di Dio. Gli venivano rivelati
temi oscuri, vedeva appianarsi le difficoltà, diradare le perplessità
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e ogni raggio di nuova luce gli dava momenti di estasi e ispirava
dolcissimi canti di consacrazione alla gloria di Dio e del Redentore.
L’amore che lo animava, le afflizioni che lo circondavano, i trionfi
che lo aspettavano, erano tutti soggetti su cui egli rifletteva; e quan-
do pensava all’amore che Dio aveva dimostrato nella sua vita, lo
animava un profondo senso di gratitudine e adorazione, e la sua voce
innalzava una melodia più ricca, e la sua arpa veniva suonata con
gioia maggiore. Così il giovane pastore procedeva di forza in forza,
di conoscenza in conoscenza, perché lo Spirito del Signore era con
lui.
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