Pagina 66 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
abitanti dei mondi non decaduti desideravano comprendere. Quando
Gesù venne sulla terra, come un essere mortale, tutti seguirono con
intenso interesse l’esperienza dolorosa che lo portò dalla mangiatoia
al Calvario.
Le creature del cielo assistettero agli insulti e alle ingiurie che
colpirono il Messia e riconobbero che Satana ne era l’istigatore.
Seguirono il cammino del Cristo, attraverso tutti gli ostacoli che
fu costretto a superare e videro l’azione di Satana tesa a colpire,
tormentare e opprimere l’umanità. Capirono che Gesù lottava per
vincere. Assistettero alla battaglia tra il bene e il male, che diventava
sempre più aspra. Quando il Cristo morente gridò sulla croce: “È
compiuto” (
Giovanni 19:30
), l’universo intero esplose in un grido di
trionfo, che percorse tutto il cielo. La lunga lotta era ormai terminata:
il Cristo aveva vinto. La sua morte aveva dimostrato la pienezza
dell’amore del Padre e del Figlio per l’uomo, un amore così grande
da spingersi fino all’estremo sacrificio. Satana si era rivelato per
quello che era: un bugiardo e un assassino. Ormai era evidente che,
se gli fosse stato permesso, avrebbe manifestato lo stesso spirito
con cui aveva guidato gli uomini che erano in suo potere anche
per controllare le creature del cielo. Tutti gli esseri dell’universo
dichiararono all’unisono la loro fedeltà al governo divino.
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Se la legge di Dio non fosse stata immutabile, il sacrificio del
Cristo non sarebbe stato necessario. Il fatto che Gesù abbia deciso
di offrire la sua vita per l’uomo, dimostra che la legge divina non
può assolvere il colpevole: la conseguenza del peccato è la morte.
Quando il Cristo morì, il destino di Satana fu segnato per sempre.
Se la legge fosse stata abolita alla croce, come molti sostengono,
l’agonia e la morte del Figlio di Dio sarebbero valse solo a dare a
Satana ciò che egli desiderava. Il principe del male avrebbe vinto e
le sue accuse contro il governo divino sarebbero rimaste immutate
con tutto il loro peso.
Ma il fatto che lo stesso Figlio di Dio abbia subìto le conseguenze
delle trasgressioni dell’uomo per tutte le creature intelligenti è un
importante argomento in favore dell’immutabilità della legge. La
croce afferma che Dio è giusto, misericordioso e pronto al sacrificio
e che nella sua autorità Egli concilia clemenza e giustizia infinite.
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