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Patriarchi e profeti
in guisa che non se ne trovi più nemmeno una pietruzza” (
2Samuele
17:11-13
).
E Absalom e tutti gli uomini d’Israele dissero: “Il consiglio di
Hushai l’Arkita, è migliore di quello di Ahitofel” (
2Samuele 17:14
).
Ma vi era qualcuno che non era stato ingannato e che comprese
chiaramente quali sarebbero state le conseguenze del fatale errore di
Absalom. Ahitofel sapeva che la causa dei ribelli era perduta, e sa-
peva che a prescindere dal destino del principe, per i consiglieri che
avevano istigato quei gravi crimini non vi era nessuna speranza. Ahi-
tofel aveva incoraggiato Absalom a ribellarsi, gli aveva consigliato
il peccato abominevole, il disonore del padre, e aveva raccomandato
l’uccisione di Davide proponendone il piano per l’attuazione. Ma
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ora che aveva annullato l’ultima possibilità di riconciliazione con il
re, un altro veniva preferito a lui, perfino da Absalom. In preda alla
gelosia, la rabbia e la disperazione, Ahitofel “partì per andarsene
a casa sua nella sua città. Mise in ordine le cose della sua casa, e
s’impiccò. Così morì” (
2Samuele 17:23
). Questa fu la fine di un
uomo saggio, di grandi capacità, che non considerò Dio come suo
consigliere. Satana alletta gli uomini con promesse seducenti, ma
alla fine ognuno scoprirà che “il salario del peccato e la morte”
(
Romani 6:23
).
Hushai, non essendo certo che quel re volubile avrebbe seguito
il suo consiglio, fece suggerire a Davide di fuggire immediatamente,
inviandogli questo messaggio tramite i figli dei sacerdoti: “Ahitofel
ha consigliato Absalom e gli anziani cosi e così, e io ho consigliato
in questo e questo modo. Or dunque... non passar la notte nelle
pianure del deserto, ma senz’altro va’ oltre, affinché il re con tutta la
gente che ha seco non rimanga sopraffatto” (
Romani 6:15, 16
).
I giovani, pur essendo sospettati e inseguiti, condussero con
successo la loro pericolosa missione. Davide, dopo la fatica e il
dolore di quel primo giorno di fuga ricevette il messaggio che lo
invitava ad attraversare il Giordano, quella stessa notte, perché suo
figlio tramava di togliergli la vita. Quali saranno stati i sentimenti di
quel padre e re crudelmente offeso in un momento di così terribile
pericolo? L’uomo valorosissimo, l’uomo di guerra, il re le cui parole
erano legge, era stato tradito dal figlio che aveva amato, ma anche
viziato e su cui aveva contato, era stato offeso e abbandonato dai
sudditi legati a lui dai più forti legami di onore e fedeltà, con quali