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Patriarchi e profeti
agli uomini la possibilità di ubbidire alla legge di Dio: perfino in
una società corrotta e dominata dal male essi avrebbero potuto, sotto
l’influsso della grazia divina, resistere alla tentazione e diventare
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persone integre e fedeli. L’esempio di Enoc mostrò chiaramente
quali fossero i benefici di una vita devota; la sua ascensione fu una
prova della veracità delle sue profezie riguardanti la promessa di
una gloriosa vita immortale per quanti avessero seguito la volontà
divina, e la condanna a morte per i trasgressori.
“Per fede Enoc fu trasportato perché non vedesse la morte...
poiché avanti che fosse trasportato fu di lui testimoniato ch’egli
era piaciuto a Dio” (
Ebrei 11:5
). In un mondo pieno di malvagità e
votato alla distruzione, Enoc visse con Dio un rapporto così intimo
che il Signore non permise alla morte di colpirlo. La devozione di
questo profeta indica il grado di santità che deve essere raggiunto
da quanti saranno “... riscattati dalla terra” al ritorno del Cristo
(
Apocalisse 14:3
).
Alla fine dei tempi, come nel mondo prima del diluvio, prevar-
ranno l’ingiustizia e l’immoralità. Seguendo le loro peggiori passioni
e gli insegnamenti di filosofie fuorvianti, gli uomini si ribelleranno
all’autorità del cielo. Come Enoc, i credenti si sforzeranno tuttavia
di mantenersi integri, fedeli ai princìpi divini, finché non arriveranno
a rispecchiare il modello di Gesù. Essi avvertiranno il mondo del
ritorno del Signore e del giudizio pronunciato sulla trasgressione.
Con le loro parole e il loro esempio, rappresenteranno un costante
rimprovero e una condanna nei confronti delle persone colpevoli.
Proprio come accadde a Enoc, al tempo del diluvio, saranno rapiti
in cielo prima che la terra sia distrutta dal fuoco.
L’apostolo dice: “... Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati,
in un momento, in un batter d’occhio, al suon dell’ultima tromba...
perché la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e
noi saremo mutati” (
1Corinzi 15:51, 52
). “Perché il Signore stesso
con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio,
scenderà dal cielo e i morti in Cristo risusciteranno i primi, poi
noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti
sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sem-
pre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste
parole”(
1Tessalonicesi 4:16, 18
).
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