Pagina 83 - Patriarchi e profeti (1998)

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Seth ed Enoc
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più intenso diventava il suo desiderio di vivere con Dio. Così, pur
essendo sulla terra, egli era partecipe soprattutto di quella realtà.
“Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio” (
Matteo 5:8
).
Per trecento anni Enoc aveva perseguito un ideale di integrità: per
questo egli poté vivere in armonia con il suo Creatore. Per trecento
anni aveva “camminato con Dio” aspirando a un legame sempre più
stretto con il Padre. Infine, questo contatto divenne così intimo che il
Signore prese Enoc con sé. Era giunto alla soglia dell’eternità: solo
un passo lo separava dalla terra in cui regnava il bene. Le porte si
aprirono ed egli continuò a camminare con Dio. Attraversò i cancelli
della città santa: fu il primo uomo a entrarvi.
La sua mancanza fu avvertita sulla terra come una grande perdita.
La voce che, giorno dopo giorno, aveva pronunciato rimproveri
ed esortazioni, ormai taceva. Alcune persone, credenti o scettici,
avevano assistito alla sua partenza. Nella speranza di trovarlo in
uno dei luoghi in cui era solito appartarsi, coloro che lo amavano
fecero ricerche accurate, proprio come in seguito i figli dei profeti
cercarono Elia: ogni sforzo fu inutile. Conclusero che fosse morto,
perché Dio lo aveva voluto con sé.
Portando via Enoc dalla terra, il Signore voleva insegnare agli
uomini una lezione importante. Esisteva il pericolo che l’umanità
fosse schiacciata dallo scoraggiamento, a causa dei terribili risultati
dell’errore di Adamo. Molti affermavano: “Che vantaggio abbia-
mo nel temere il Signore e osservare i suoi ordini, dal momento
che una terribile maledizione si è abbattuta sull’uomo e la morte ci
coinvolge tutti?”. Ma gli insegnamenti che Dio impartì ad Adamo,
che Seth trasmise ed Enoc illustrò con il suo esempio, dissiparono
questa triste e oscura prospettiva e diedero all’uomo una speran-
za. Infatti, se attraverso Adamo la morte era ormai diventata parte
dell’eredità dell’uomo, egli avrebbe tuttavia potuto riconquistare
l’immortalità, grazie al Redentore che Dio aveva promesso. Satana
intendeva convincere gli uomini dell’inesistenza di una qualsiasi
ricompensa per coloro che sono fedeli agli ideali divini. Egli insi-
nuava che chi agisce ingiustamente non è sottoposto a una condanna
e che per l’uomo è impossibile ubbidire alle norme stabilite da Dio.
Attraverso l’esempio di Enoc Dio dichiara “... ch’Egli è, e che è il
rimuneratore di quelli che lo cercano” (
Ebrei 11:6
), e indica ciò che
offrirà a coloro che osservano i suoi comandamenti. Enoc dimostrò