Pagina 107 - Patriarchi e profeti (1998)

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La prima settimana
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dalla Parola di Dio. Poiché il Creatore e le sue opere esulano dalla
loro capacità di comprensione, e non sono in grado di fornire una
spiegazione basata solo sulle leggi della natura, essi considerano i
racconti biblici non attendibili. Coloro che dubitano della veridicità
degli scritti dell’Antico e Nuovo Testamento finiranno per fare un
passo ulteriore e dubitare dell’esistenza di Dio e perderanno così
ogni punto di riferimento e naufragheranno sugli scogli dello scet-
ticismo. Queste persone hanno perso la semplicità della fede. Si
deve avere un’assoluta fiducia nell’autorità della Parola di Dio. La
Bibbia non deve essere vagliata in base alle idee degli uomini di
scienza, perché la conoscenza umana non è una guida infallibile. Gli
scettici che leggono la Bibbia nell’intento di coglierne le incoerenze,
sulla base di una comprensione imperfetta sia della scienza sia della
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rivelazione, pretendono di trovare delle contraddizioni che in realtà
non esistono. La scienza e la rivelazione sono infatti in perfetto
accordo. Mosè scrisse sotto la guida dello Spirito di Dio e una teoria
geologica corretta non potrà mai proporre delle scoperte che sono in
contrasto con le sue affermazioni. La verità è coerente con se stessa
in ogni sua manifestazione, sia nella natura sia nella rivelazione.
La Bibbia solleva molti interrogativi a cui anche gli studiosi
più preparati non potranno mai rispondere. La nostra attenzione
viene attirata su questi enigmi per dimostrare come anche nella
comprensione delle semplici realtà della vita quotidiana, il nostro
intelletto, spesso esaltato, presenta dei limiti evidenti.
Nonostante questo, gli uomini di scienza ritengono di poter com-
prendere la saggezza di Dio e la sua pot enza creatrice; inoltre,
è ampiamente diffusa l’idea secondo cui Egli è limitato dalle sue
stesse leggi. Gli uomini negano o ignorano la sua esistenza, oppure
ritengono di poter spiegare ogni cosa da un punto di vista razionale,
perfino l’influsso dello Spirito Santo sull’uomo. In questo modo essi
non tengono in considerazione la sua esistenza né il suo potere. Non
credono a una realtà soprannaturale e quindi non comprendono la
legge di Dio e il suo potere così illimitato che può servirsi perfino di
loro, per la realizzazione dei suoi piani. L’espressione “leggi natu-
rali” indica comunemente ciò che gli uomini hanno potuto scoprire
nell’ambito delle leggi che governano il mondo fisico. Tuttavia, que-
sta conoscenza è veramente limitata; è infatti estremamente vasto
il campo in cui il Creatore può operare in accordo con le sue leggi,