La prima settimana
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domina gli elementi, pone le nuvole nel cielo e prepara la pioggia
che bagna la terra. “Egli dà la neve a guisa di lana, sparge la brina
a guisa di cenere” (
Salmo 147:16
). “Quando fa udire la sua voce
v’è un rumor d’acque nel cielo; ei fa salire i vapori dalle estremità
della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e trae il vento dai suoi
serbatoi” (
Geremia 10:13
).
Dio è il fondamento di ogni cosa. Ogni vera conoscenza è in
armonia con le sue opere; ogni educazione che abbia solidi fonda-
menti stimola l’ubbidienza alla sua autorità. La scienza apre nuovi
orizzonti, esplora campi sempre più vasti e profondi, ma non giunge
mai a conclusioni che siano in contrasto con la rivelazione divina.
Gli ignoranti possono pretendere di basarsi sulla scienza per soste-
nere false idee su Dio: in realtà il libro della natura e la Bibbia si
integrano, chiarendosi a vicenda. Tutto ciò ci spinge ad adorare il
Creatore e ad avere una profonda fiducia nella sua Parola.
Nessuna mente umana può comprendere pienamente l’esistenza,
il potere, la sapienza e le opere dell’Infinito. Nelle Scritture leggia-
mo: “Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? Arrivare a conoscere
appieno l’Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo... e tu
che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti... come
le conosceresti? La lor misura è più lunga della terra, più larga del
mare”(
Giobbe 11:7-9
).
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Anche gli uomini più intelligenti non possono comprendere pie-
namente Dio. L’umanità, pur continuando a ricercare e approfondire,
avrà sempre davanti a sé l’infinito.
L’opera della creazione attesta comunque la potenza e la gran-
dezza di Dio. “I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento
annunzia l’opera delle sue mani” (
Salmo 19:1
). Coloro che accetta-
no gli insegnamenti contenuti nella Sacra Scrittura troveranno nella
scienza un aiuto per comprendere Dio. “Poiché le perfezioni invi-
sibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedon chiaramente
sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere
sue”(
Romani 1:20
).
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