Pagina 112 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
la capitale di un impero universale, la cui gloria avrebbe riscosso
gli omaggi e l’ammirazione di tutto il mondo. La magnifica torre,
alta fino al cielo, sarebbe stata una testimonianza delle capacità e
della saggezza dei suoi costruttori e ne avrebbe perpetuato la fama,
attraverso le generazioni.
Gli abitanti della pianura di Scinear non credettero alla promessa
di Dio, secondo la quale Egli non avrebbe più inondato la terra. Mol-
ti di loro negarono l’esistenza di un Creatore, attribuendo il diluvio
a una serie di cause naturali. Altri credevano in un Essere Supremo
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che aveva determinato la distruzione del mondo ma, come era ac-
caduto per Caino, finirono per manifestare sentimenti di ribellione.
Uno degli obiettivi della costruzione della torre era infatti quello di
garantire la sopravvivenza degli uomini contro l’eventualità di un
altro diluvio.
Progettando un edificio molto più alto del livello raggiunto dalle
acque del diluvio, essi pensavano di porsi al sicuro da ogni pericolo.
Se fossero riusciti a raggiungere l’altezza delle nuvole, avrebbero
potuto scoprire la causa della catastrofe. L’intera impresa aveva lo
scopo di esaltare l’orgoglio degli ideatori, distogliendo le menti delle
future generazioni da Dio, per orientarle al culto degli idoli.
Prima che la torre fosse terminata, una parte venne occupata dalle
abitazioni dei suoi costruttori; altre stanze furono splendidamente
arredate e adornate e dedicate ai loro idoli. La gente si rallegrò di
questo primo successo e invece di adorare il Dominatore del cielo e
della terra rese onore agli dèi d’argento e d’oro.
All’improvviso, la costruzione della splendida torre fu interrotta.
Alcuni angeli vennero inviati per ostacolare i piani dei costruttori.
Poiché la costruzione aveva già raggiunto un’altezza considerevole,
ed era impossibile che gli operai che si trovavano sulla cima comuni-
cassero con quelli che erano alla base, erano stati posti degli uomini
a varie altezze. Essi ricevevano dai piani superiori gli ordini circa il
materiale necessario e altre informazioni che riguardavano il lavoro
e li comunicavano a coloro che stavano ai livelli inferiori. Mentre i
messaggi passavano di bocca in bocca, il linguaggio divenne all’im-
provviso così confuso che veniva richiesto materiale non necessario
e gli ordini giungevano completamente modificati. Ne seguirono
confusione e spavento; ogni lavoro fu bloccato, la comprensione e
la cooperazione all’interno del gruppo non furono più possibili.