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Patriarchi e profeti
ferenza. È nel calore della fornace che le scorie vengono separate
dall’oro puro, che rappresenta il carattere cristiano. Mentre noi af-
frontiamo le difficoltà, Gesù ci osserva: sa che è necessario purificare
il prezioso metallo, affinché esso possa riflettere tutto il suo amo-
re. Attraverso le prove, il Signore educa i suoi figli; Egli sa infatti
che alcuni hanno capacità che potranno essere utili perché il suo
piano in favore dell’uomo si sviluppi. Nella sua bontà, Dio pone i
credenti in posizioni tali da esporre il loro carattere a una verifica.
In tali circostanze, difetti e debolezze che essi non avevano potuto
riconoscere, risulteranno evidenti. Attraverso queste esperienze, il
Signore offre loro la possibilità di correggersi, perché siano pronti a
ubbidirgli. Dio ci indica le nostre debolezze e ci insegna ad affidarci
completamente a lui: Egli, infatti, è la nostra unica protezione e il
nostro unico sostegno. In questo veniamo educati, formati, corretti
e preparati a realizzare il grande progetto per cui abbiamo offerto
a Dio le nostre capacità e i nostri talenti. Chi avrà superato queste
prove, quando sarà chiamato ad agire, sarà pronto a unire le proprie
forze a quelle degli angeli per compiere la volontà di Dio sulla terra.
Durante il suo soggiorno in Egitto, Abramo dimostrò di non
essere esente da debolezze. Con un espediente, egli nascose che Sarai
era sua moglie perché dubitava della protezione divina. Manifestò
così la propria fragilità, proprio in rapporto a quelle nobili qualità di
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coraggio e fede che aveva così spesso dimostrato nella sua vita. Sarai
era molto graziosa e Abramo era sicuro che gli egiziani avrebbero
desiderato a tal punto la bellissima straniera da arrivare a ucciderne
il marito, pur di conquistarla. Ritenne di non peccare di falsità nel
presentare Sarai come sua sorella, perché in realtà essi erano davvero
figli dello stesso padre, anche se non della stessa madre. Tacere circa
la vera natura della loro relazione costituì comunque un inganno e
Dio non approva nessun atteggiamento che non sia del tutto onesto.
Per la mancanza di fede di Abramo, Sarai corse un grosso pericolo. Il
re d’Egitto venne informato della bellezza della donna e fece in modo
che fosse condotta al palazzo, perché voleva prenderla in moglie.
Ma il Signore, con grande misericordia, protesse Sarai colpendo con
forti segni di disapprovazione la casa reale. Il monarca comprese
la verità: indignato per l’inganno subìto, rimproverò Abramo e gli
restituì sua moglie, dicendo: “Che m’hai tu fatto? perché non m’hai
detto ch’era tua moglie? perché hai detto: È mia sorella? ond’io me