Pagina 123 - Patriarchi e profeti (1998)

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Dio chiama Abramo
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la sono presa per moglie. Or dunque eccoti la tua moglie; prenditela
e vattene” (
Genesi 12:18, 19
).
Il re concesse ad Abramo privilegi particolari: nonostante le
circostanze, egli impedì che venisse fatto del male a lui e alla sua
compagna, ordinando a una guardia di accompagnarli fino ai confini
del suo regno. In quell’occasione furono promulgate delle leggi che
proibirono agli egiziani di avere contatti con pastori stranieri: non
potevano né mangiare né bere con loro. Nel congedarlo, il faraone
si mostrò gentile e generoso. Ma gli ordinò di lasciare l’Egitto
perché non osava dargli il permesso di rimanere. A causa della
bugia di Abramo, egli avrebbe potuto compiere un atto molto grave;
l’intervento di Dio gli aveva impedito di macchiarsi di un crimine.
Il faraone aveva riconosciuto in quello straniero un uomo che il Dio
del cielo aveva onorato; provò timore al pensiero di accoglierlo nel
suo regno, perché era evidente che Dio lo aveva posto sotto la sua
protezione. Se Abramo fosse rimasto in Egitto, il suo onore e la
sua ricchezza si sarebbero accresciuti e avrebbero probabilmente
suscitato l’invidia e l’avidità degli egiziani; se qualcuno di loro lo
avesse danneggiato, il re ne sarebbe stato ritenuto responsabile e
ancora una volta il giudizio di Dio si sarebbe abbattuto sulla casa
reale.
Gli avvertimenti dati al faraone fecero capire ad Abramo che egli
sarebbe stato difeso contro le minacce dei popoli pagani. Sarebbe
risultato evidente che il Dio di Abramo proteggeva il suo servitore e
che nessuna ingiuria nei suoi confronti sarebbe rimasta impunita. È
pericoloso opprimere un figlio del Re dei cieli. Il salmista parlando
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di questa esperienza di Abramo dice del popolo scelto da Dio: “...
Castigò dei re per amor loro, dicendo: Non toccate i miei unti, e non
fate alcun male ai miei profeti”. (
Salmo 105:14, 15
).
C’è una somiglianza interessante tra l’esperienza di Abramo in
Egitto e quella dei suoi discendenti, secoli dopo, nella stessa terra.
In entrambi i casi l’Egitto fu il loro rifugio di fronte a una carestia
ed essi vi abitarono per qualche tempo. Sia nell’episodio di Abramo
sia in occasione della liberazione di Israele, Dio manifestò la sua
condanna con segni evidenti: il suo intervento spaventò gli egiziani e
il gruppo dei fedeli poté infine partire carico di ingenti tesori donati
da quelle popolazioni.
[107]