Abramo in Canaan
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problemi che ci affliggono potrebbero essere eliminati, se fossimo
cortesi con tutti e desiderassimo per gli altri ciò che vorremmo essi
facessero per noi. Chi cerca di affermare il proprio orgoglio segue
lo spirito di Satana, mentre chi coltiva in sé l’amore del Cristo, sarà
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animato da sentimenti di bontà disinteressata. La sua attenzione sarà
rivolta a questo consiglio di Dio: “avendo ciascuno di voi riguardo
non alle cose proprie, ma anche a quelle degli altri” (
Filippesi 2:4
).
Sebbene Lot dovesse le sue ricchezze ad Abramo, non manifestò
nei suoi confronti alcuna gratitudine. Il buon senso gli avrebbe
dovuto suggerire di lasciare la scelta ad Abramo, ma egli fu egoista
e cercò di ottenere dalla situazione il massimo dei vantaggi. “E Lot
alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano... era tutta quanta
irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell’Eterno, come il paese
d’Egitto” (
Genesi 13:10
). La valle del Giordano era la terra più
fertile di tutta la Palestina, tanto da ricordare il paradiso perduto. Era
simile per bellezza e produttività alla pianura del Nilo, che avevano
appena lasciato. In essa sorgevano inoltre città ricche e magnifiche:
i loro mercati promettevano un commercio vantaggioso. Abbagliato
da quella visione di ricchezza, Lot sottovalutò la corruzione morale
e spirituale che vi avrebbe incontrato. La gente della pianura “... era
scellerata e oltre modo peccatrice contro l’Eterno” (
Genesi 13:13
).
Ma Lot non lo sapeva, o comunque dava poca importanza alla cosa.
Egli “si scelse tutta la pianura del Giordano e partì... piantando le
sue tende fino a Sodoma” (
Genesi 13:12
), non prevedendo i terribili
risultati della sua scelta egoistica.
Dopo la separazione, Abramo ricevette ancora una volta da parte
del Signore la promessa che avrebbe posseduto l’intero paese; subito
dopo si recò a Hebron, dove piantò le sue tende sotto le querce di
Mamre ed eresse un altare all’Eterno. Abramo visse all’aria aperta
su questi altipiani, tra gli uliveti, le vigne, i vasti campi di grano
e gli ampi pascoli delle colline circostanti. Era contento di questa
vita semplice e lasciava a Lot la pericolosa corruzione della valle di
Sodoma.
Abramo fu considerato dalle nazioni vicine un principe potente,
un capo saggio e abile. Egli non perse mai l’occasione per svolgere
un’azione positiva nei suoi rapporti con i popoli vicini: la sua vita e
il suo carattere erano in stridente contrasto con i costumi dei seguaci
dei culti idolatri ed esercitavano un’efficace ascendente in favore