122
Patriarchi e profeti
della vera fede. La sua fedeltà a Dio era ferma, la sua affabilità
e cortesia ispiravano fiducia e amicizia e il suo sincero altruismo
suscitava rispetto e lode.
Egli non considerava la sua religione come un tesoro prezioso
che dovesse essere custodito gelosamente, a esclusivo beneficio di
chi lo possedeva. La vera fede, infatti, non può rimanere nascosta:
ciò è contrario ai principi del Vangelo. Se il Cristo abita nel cuore
dell’uomo, è impossibile nascondere o indebolire la luce che pro-
viene dalla sua presenza. Quella luce, al contrario, diventerà sempre
più luminosa, finché le tenebre dell’egoismo e dell’errore, che im-
[109]
prigionano la coscienza dell’uomo, saranno disperse dai raggi del
Sole di giustizia, che è il Cristo.
Il popolo di Dio è chiamato a essere la sua immagine sulla terra.
Il Signore desidera che esso costituisca una luce, nell’oscurità morale
di questo mondo. Sparsi in tutti i paesi, nelle città e nei villaggi,
i credenti sono i testimoni di Dio, tramite i quali Egli mostra la
sua volontà e le gioie che provengono dalla sua grazia a un mondo
privo di fede. Egli vuole che tutti coloro che sono salvati svolgano
un compito per lui. Coloro che non credono in Dio valutano il
messaggio del Vangelo in base alla fede dei cristiani. Le prove
sopportate con pazienza, le benedizioni ricevute con gratitudine,
la dolcezza, la gentilezza, la misericordia e l’amore, quando sono
un’abitudine di vita, sono agli occhi del mondo la prova più evidente
di un carattere orientato dall’esempio del Cristo e rivelano, per
contrasto, le tenebre morali che derivano dall’egoismo della natura
umana.
Abramo aveva molta fede e un animo nobile e generoso: era fer-
mo nella sua ubbidienza, umile nella semplicità della sua vita. Era
un uomo saggio e diplomatico, coraggioso e abile nella guerra. No-
nostante fosse conosciuto come l’iniziatore di una nuova religione, i
tre principi, fratelli, che regnavano nella pianura degli amorei dove
egli abitava, dimostrarono la loro amicizia invitandolo ad allearsi
con loro per garantire una maggiore sicurezza nel paese, tormentato
dalla violenza e dall’oppressione. Ben presto si presentò ad Abramo
l’occasione per dimostrarsi fedele a questo patto.
Kedorlaomer, re di Elam, aveva invaso Canaan quattordici anni
prima, conquistandola. Vari principi del luogo si erano ribellati e
il re elamita si era schierato contro di loro per sottometterli. In ri-