Abramo in Canaan
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suoi ospiti riposavano al fresco, organizzò un pranzo; quindi rima-
se in piedi davanti a loro, in segno di rispetto: nel frattempo, essi
godevano della sua ospitalità. Dio considerò questa gesto gentile
così importante, che volle ricordarlo nella Bibbia; mille anni dopo,
l’apostolo ispirato scrisse in proposito: “L’amor fraterno continui
fra voi. Non dimenticate l’ospitalità; perché, praticandola, alcuni,
senza saperlo, hanno albergato degli angeli” (
Ebrei 13:1, 2
).
Abramo aveva visto nei suoi tre ospiti solo tre viandanti e non
aveva pensato che fra loro vi fosse qualcuno degno della sua ado-
razione. Ma la vera natura dei messaggeri celesti fu presto rivelata.
Benché avessero il compito di realizzare un castigo, essi rivolsero a
quell’uomo di fede parole di benedizione. Anche se Dio condanna
con rigore la malvagità e punisce la trasgressione, non prova piacere
nella vendetta; l’azione distruttrice è una “strana opera” per colui
che è amore infinito.
“Il segreto dell’Eterno è per quelli che lo temono ed Egli fa loro
conoscere il suo patto” (
Salmo 25:14
). Abramo aveva onorato Dio,
e per questo Egli lo onorò a sua volta, rivelandogli i suoi progetti.
“Celerò io ad Abramo quello che sto per fare?... Siccome il grido
che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è
molto grave, io scenderò e vedrò se hanno interamente agito secondo
il grido che n’è pervenuto a me; e, se così non è, lo saprò” (
Genesi
18:17, 20, 21
). Dio conosceva bene la grave corruzione di Sodoma,
ma adeguò il suo discorso alla logica umana, in modo che la sua
azione potesse essere considerata giusta. Prima di condannare i
trasgressori, egli disse ad Abramo, che voleva rendersi conto di
persona della situazione; se essi avevano superato i limiti della
misericordia divina, non ci sarebbe stata un’altra possibilità per
pentirsi.
Due dei messaggeri celesti si allontanarono, lasciando Abramo
solo con il Figlio di Dio. L’uomo di fede, che sapeva con chi parla-
va, intercedette in favore degli abitanti della città. In precedenza il
patriarca li aveva protetti con la sua spada e ora sperava di salvarli
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tramite la preghiera. Lot e la sua famiglia abitavano ancora laggiù
e Abramo, con lo stesso grande altruismo che lo aveva spinto poco
tempo prima a liberarli dagli elamiti, cercava ora di farli scampare
alla distruzione, se ciò fosse stato in accordo con la volontà di Dio.
Con grande timore egli giustificò la sua intercessione, dicendo: “...