Pagina 132 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
Ecco, prendo l’ardire di parlare al Signore, benché io non sia che pol-
vere e cenere” (
Genesi 18:27
). Egli non era orgoglioso né avanzava
alcuna pretesa che fosse basata sui suoi meriti. Non rivendicò alcun
favore in cambio della sua ubbidienza o delle rinunce affrontate
per adempiere la volontà di Dio. Egli riconosceva di essere debole
e imperfetto e cercò di difendere degli esseri deboli e imperfetti.
Tutti coloro che si avvicinano a Dio dovrebbero possedere questo
spirito. Abramo nutriva per il Signore la stessa fiducia che ha un
figlio quando implora un padre amato; si avvicinò al messaggero
celeste e gli presentò la sua richiesta. Benché Lot abitasse a Sodoma,
non era stato coinvolto dall’immoralità degli abitanti di quella città.
Abramo intervenne perché pensava che vi dovessero essere anche
altre persone fedeli al vero Dio.
Proprio per questo egli supplicò: “... Il far morire il giusto con
l’empio, in guisa che il giusto sia trattato come l’empio! lungi da te!
Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?” (
Genesi 18:25
).
Abramo non si accontentò di ripetere solo una volta la sua richiesta,
ma insistette più volte e, poiché le sue preghiere venivano accolte, la
sua audacia cresceva; questo lo indusse a continuare finché non ebbe
ottenuto la garanzia che anche se ci fossero stati solo dieci giusti, la
città sarebbe stata risparmiata.
La preghiera di Abramo era stata suggerita dall’amore per degli
esseri umani in pericolo di morte. Sebbene egli detestasse i vizi
di quella città corrotta, desiderava la salvezza dei peccatori. Il suo
grande interesse per Sodoma ci indica con quanta sollecitudine
dovremmo preoccuparci di chi persiste nell’errore.
Dovremmo infatti odiare il male, ma provare amore e compas-
sione per chi lo commette. Intorno a noi vi sono molte persone
che stanno perdendo ogni speranza di salvezza, proprio come gli
abitanti di Sodoma. Ogni giorno, in ogni momento, vi sono uomini
che smarriscono ogni possibilità di essere salvati, ponendosi fuori
dal potere di intervento della grazia divina. Dove sono le voci di
avvertimento e supplica che offrono loro di fuggire da questa spa-
ventosa minaccia? Dove sono coloro che con fede, umiltà e pazienza
dovrebbero intervenire per loro presso Dio?
Abramo nutriva in sé lo stesso amore del Cristo, il Figlio di Dio,
il grande difensore dei peccatori. Colui che ha pagato il prezzo della
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salvezza dell’uomo, conosce bene il valore di ogni singolo individuo.