Abramo in Canaan
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Dio aveva detto: “Egli comanderà... la sua casa”. Non avrebbe
mai commesso l’errore di trascurare le tendenze negative dei suoi
figli né si sarebbe mai abbandonato a favoritismi poco saggi. Non
avrebbe mai ceduto a sentimenti irrazionali, trascurando il suo dove-
re e non si sarebbe limitato a impartire una valida educazione, ma
avrebbe difeso l’autorità di leggi giuste ed eque. In realtà, oggi poche
persone seguono questo esempio. Troppi genitori sono animati da
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un cieco ed egoistico sentimentalismo, da una falsa concezione di
amore che si manifesta nell’abbandonare i figli alle loro inclinazioni,
nonostante essi siano ancora impreparati a esercitare il giudizio e
siano immaturi nelle loro passioni. Gli adulti li abbandonano così
a loro stessi: questo è uno dei maggiori torti che si possa fare ai
giovani, e quindi alla società. Gli errori dei genitori creano disordini
all’interno della famiglia e all’esterno, perché i figli, seguono le
proprie inclinazioni e non gli ideali proposti da Dio. Essi crescono
privi di una sensibilità religiosa e contribuiscono a trasmettere, a
loro volta, un atteggiamento ribelle e irriverente.
Come Abramo, i genitori di oggi dovrebbero sempre esercitare
un’autorità sulla loro famiglia. È necessario insegnare l’ubbidien-
za all’autorità paterna, in quanto essa costituisce la premessa del
rispetto dell’autorità di Dio. La scarsa stima che perfino le guide
religiose hanno della legge divina ha provocato conseguenze pro-
fondamente negative. L’insegnamento, così diffuso, secondo il quale
i precetti divini non sono più vincolanti per gli uomini, produce sui
costumi morali gli stessi effetti dell’idolatria. Coloro che cercano di
abbassare gli ideali proposti da questa legge colpiscono i fondamen-
ti dell’istituto della famiglia e dello stato. Vi sono inoltre genitori
credenti, che tuttavia non osservano la volontà del Signore: in realtà,
essi non insegnano ai loro figli la via indicata da Dio. La legge non
è percepita, veramente come una regola di vita e i bambini, quando
saranno grandi, non si sentiranno in obbligo di insegnare ai loro
figli ciò che in realtà essi stessi non hanno mai appreso. Questo è
il motivo per cui esistono molte famiglie atee e la malvagità è così
profonda e generalizzata.
Solo quando i genitori osserveranno la legge di Dio con tutto
il cuore, saranno preparati a esercitare un’autorità sui loro figli. A
questo riguardo è necessaria una riforma vasta e capillare. I genitori
e i pastori devono essere il primo obiettivo di questa riforma: Dio