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Patriarchi e profeti
maggiori rispetto a quelli commessi in precedenza, ma la miseri-
cordia divina, disprezzata per tanto tempo, smise di manifestarsi: il
limite segreto tra la pazienza di Dio e la sua ira era stato superato. Il
fuoco della sua vendetta stava per accendersi nella valle di Siddim.
Gli angeli rivelarono a Lot lo scopo della loro missione: “... Noi
distruggeremo questo luogo, perché il grido contro i suoi abitanti
è grande nel cospetto dell’Eterno, e l’Eterno ci ha mandati a di-
struggerlo” (
Genesi 19:13
). Gli stranieri che Lot aveva cercato di
difendere promisero a loro volta di proteggerlo e di salvare tutti i
membri della sua famiglia che avessero voluto fuggire da quella
città corrotta. La gente che aveva circondato la casa si era stancata
e se ne era andata; così, Lot uscì per avvertire i suoi figli ripetendo
loro il messaggio dell’angelo: “... Levatevi, uscite da questo luogo,
perché l’Eterno sta per distruggere la città...” (
Genesi 19:14
). Ma a
quelle parole essi si misero a ridere, considerandolo un burlone o un
superstizioso. Stavano sufficientemente bene dove si trovavano e non
vedevano da dove potesse venire il pericolo. Tutto era esattamente
come prima; avevano vasti possedimenti e non riuscivano a capire
come Sodoma, quella magnifica città, potesse essere distrutta.
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Lot tornò tristemente a casa e rivelò il suo insuccesso. Gli angeli
allora gli ordinarono di alzarsi e di chiamare la moglie e le figlie che
vivevano ancora con lui perché abbandonassero la città. Ma Lot non
partì subito. Nonostante fosse addolorato a causa della violenza che
regnava ovunque, non si rendeva conto della malvagità degradante
e odiosa che dilagava in quell’orribile città e non comprendeva
che i terribili giudizi di Dio erano necessari per porre un freno
alla corruzione. Alcuni dei suoi figli erano profondamente legati a
Sodoma e sua moglie si rifiutò di partire senza di loro. Il pensiero di
dover abbandonare le persone più care gli sembrava insopportabile.
Non era facile lasciare la sua casa lussuosa, i beni acquistati con
il lavoro di una vita intera, per andarsene via come un vagabondo.
Profondamente triste e in preda al dubbio, egli attese. Gli angeli di
Dio sapevano che così sarebbero morti tutti tra le rovine di Sodoma.
Allora lo presero per mano, insieme alla moglie e alle figlie, e lo
condussero fuori dalla città.
Gli angeli li lasciarono qui per tornare a Sodoma, dove dove-
vano compiere la loro opera di distruzione. In tutte le città della
pianura non erano state trovate neanche dieci persone giuste; ma per