Pagina 154 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
si trovasse fisicamente nella pianura, fuori dalla città, il suo cuore era
legato a Sodoma e perì con essa. Si era ribellata contro Dio perché il
suo giudizio avrebbe coinvolto nella rovina i suoi beni e i suoi figli;
nonostante Dio l’avesse in realtà favorita, facendola uscire da quella
città corrotta, le sembrava di essere stata trattata duramente perché
le ricchezze da lei accumulate in tanti anni erano state votate alla
distruzione. Invece di accettare con gratitudine quella salvezza, ella
si volse indietro con presunzione, perché desiderava che coloro che
avevano rifiutato l’avvertimento di Dio fossero risparmiati. La sua
ingratitudine per la vita che le era stata risparmiata provava che ne
era indegna.
Dovremmo stare attenti a non considerare con leggerezza i mezzi
che Dio mette a disposizione per la nostra salvezza. Ci sono dei cri-
stiani che dicono: “Non mi interessa di essere salvato se mia moglie
e i bambini non sono salvati insieme a me”. Essi ritengono che il
cielo non sarebbe un luogo felice, senza la presenza di quanti sono
loro così cari. Ma chi nutre questi sentimenti ha una giusta com-
prensione della propria relazione con Dio, alla luce della sua grande
generosità e bontà nei loro confronti? Hanno forse dimenticato che
sono legati al rispetto del loro Creatore e Redentore dai vincoli più
forti dell’amore, dell’onore e della lealtà? Gli appelli misericordiosi
di Dio sono rivolti a tutti. Non dobbiamo trascurare i nostri fratelli
che non accettano l’amore misericordioso del Salvatore, perché la
redenzione di ogni anima è preziosa. Il Cristo ha pagato un prez-
zo infinito per la nostra salvezza e nessuno, riflettendo sul valore
di questo grande sacrificio o sulla dignità dell’individuo, dovrebbe
disprezzare la generosità di Dio solo perché altri compiono questa
scelta. Il fatto che essi non considerino le sue giuste richieste dovreb-
be incoraggiarci invece a onorare Dio con una maggiore attenzione e
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a rappresentare una guida per tutti coloro su cui possiamo esercitare
un’influsso positivo, affinché accettino il suo amore.
Il sole stava sorgendo quando Lot arrivò a Tsoar. La luce del mat-
tino sembrava annunciare prosperità e pace alle città della pianura.
Le strade cominciavano a riempirsi di vita e la gente usciva, chi per
svolgere i propri affari, chi per divertirsi. I generi di Lot si burlavano
dei timori e degli avvertimenti di quel vecchio poco intelligente.
All’improvviso, come un lampo a ciel sereno, la tempesta si scatenò:
il Signore fece piovere dal cielo sulle città e sulla fertile campagna