Pagina 157 - Patriarchi e profeti (1998)

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La distruzione di Sodoma
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“Salvati la vita! Non guardare indietro, e non ti fermare in nessun
luogo della pianura; salvati e raggiungi i monti, altrimenti morirai!”.
La stessa voce avvertì i discepoli della distruzione di Gerusalemme:
“Quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate allora
che la sua desolazione è vicina. Allora quelli che sono in Giudea,
fuggano a’ monti...” (
Luca 21:20, 21
). Essi avrebbero dovuto cercare
scampo immediatamente, senza tentare di salvare i loro beni. In
entrambi i casi si trattava di una fuga, di una netta separazione dai
malvagi: il suo prezzo era la sopravvivenza. Ciò che si verificò ai
tempi di Noè e di Lot e dei discepoli, prima della distruzione di
Gerusalemme, avverrà negli ultimi giorni. Ancora una volta Dio fa
udire il suo avvertimento, ordinando al suo popolo di prendere le
distanze dall’iniquità dilagante.
La corruzione e l’apostasia che avrebbero caratterizzato il mon-
do religioso negli ultimi tempi furono presentate al profeta Giovanni
nella visione di Babilonia: “... La gran città che impera sui re del-
la terra” (
Apocalisse 17:18
). Prima della distruzione il cielo deve
pronunciare il suo appello: “... Uscite da essa, o popolo mio, af-
finché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle
sue piaghe” (
Apocalisse 18:4
). Come ai giorni di Noè e di Lot era
indispensabile allontanarsi dal peccato e dai peccatori, anche oggi
non deve esistere nessun compromesso tra Dio e ciò che la società
rappresenta né bisogna affidare la propria sicurezza al possesso di
beni materiali. “... Voi non potete servire a Dio ed a Mammona”
(
Matteo 6:24
).
Come gli abitanti della valle di Siddim, anche oggi la gente
sogna il benessere e la pace. Ma l’avvertimento degli angeli di Dio
era: “Salvati la vita!”. Si sentono altre voci che dicono: “Stai calmo,
non c’è nessun motivo di allarmarsi”. Gli uomini gridano: “Pace e
sicurezza”, mentre il cielo dichiara che un’improvvisa distruzione
colpirà i trasgressori. La notte che precedette la distruzione delle città
della pianura, gli abitanti coinvolti nel vortice dei piaceri, derisero i
timori e gli avvertimenti del messaggero di Dio, ma poi morirono tra
le fiamme. In quella notte, la porta della misericordia fu chiusa per
sempre davanti agli abitanti di Sodoma, corrotti e privi di scrupoli.
Dio non sarà deriso per sempre: non ci si può prendere gioco di
lui a lungo. “Ecco, il giorno dell’Eterno giunge: giorno crudele,
d’indignazione e d’ira ardente, che farà della terra un deserto, e ne