Pagina 171 - Patriarchi e profeti (1998)

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Giacobbe ed Esaù
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Rebecca e di Giacobbe, decise di realizzare la solenne cerimonia in
segreto. Secondo l’usanza del tempo in simili occasioni si faceva
una festa. Il patriarca diede infatti quest’ordine a Esaù: “... Vattene
fuori ai campi, prendimi un po’ di caccia, e preparami una pietanza
saporita... perch’io la mangi e l’anima mia ti benedica prima ch’io
muoia” (
Genesi 27:4
).
Rebecca presagì i propositi del marito. Era sicura che essi erano
contrari alla volontà che Dio aveva rivelato: Isacco rischiava di
provocare il dispiacere divino e di privare il figlio minore della
posizione alla quale Dio lo aveva chiamato. Ella aveva tentato invano
di convincere Isacco e ora era decisa a ricorrere a uno stratagemma.
Appena Esaù si allontanò per andare a caccia, Rebecca pensò
alla realizzazione del suo piano. Raccontò a Giacobbe ciò che era
successo, insistendo sulla necessità di un’azione immediata per evi-
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tare che il fratello ricevesse la benedizione, con un atto che sarebbe
stato decisivo e irrevocabile; quindi lo convinse a seguire le sue
direttive per ottenere ciò che Dio aveva promesso.
Giacobbe non accettò subito il piano che la madre gli aveva
proposto. L’idea di ingannare suo padre provocò in lui una profonda
angoscia; intuiva che un tale peccato sarebbe stato fonte di maledi-
zioni anziché di benedizioni, ma una volta superati questi scrupoli
egli iniziò a mettere in atto il progetto di sua madre. Non era sua
intenzione mentire esplicitamente, ma una volta giunto davanti al
padre gli sembrò di essere andato troppo in là per ritirarsi e così
ottenne con la frode l’ambita benedizione.
Giacobbe e Rebecca riuscirono a realizzare i loro piani, ma que-
sto inganno portò loro solo difficoltà e tristezza. Dio aveva dichiarato
che Giacobbe avrebbe ricevuto il diritto alla primogenitura; la sua
parola si sarebbe adempiuta al momento opportuno, se essi avessero
agito con fede, affidandogli la possibilità di operare in loro favore.
Ma come molti, che oggi si professano figli di Dio, non vollero la-
sciare spazio al Signore. Rebecca si pentì amaramente del consiglio
sbagliato che aveva dato a suo figlio; proprio per questo fu costretto
a partire senza che ella lo potesse più rivedere. Dal momento in cui
ricevette il diritto alla primogenitura, Giacobbe fu perseguitato da
una condanna provocata da lui stesso. Aveva peccato contro suo
padre, contro suo fratello, contro se stesso e contro Dio. L’errore
commesso in quel momento avrebbe richiesto il pentimento per tutta