Pagina 194 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
stesso punto fu eretto un monumento in suo ricordo.
Sulla via di Efrata un altro grave crimine macchiò la famiglia
di Giacobbe. A causa di esso Ruben, il figlio maggiore, fu privato
dei privilegi e degli onori del diritto di primogenitura. Alla fine,
il viaggio di Giacobbe terminò, “... venne da Isacco suo padre a
Mamre... cioè Hebron, dove Abrahamo e Isacco aveano soggiornato”
(
Genesi 35:27
). Egli rimase lì fino alla morte del vecchio padre. In
quegli anni di solitudine e di lutto, le gentili attenzioni del figlio
furono un conforto per Isacco, infermo e cieco, dopo il lungo periodo
di separazione.
Giacobbe ed Esaù si riunirono ancora una volta davanti al letto
di morte del padre. In passato il fratello maggiore aveva pensato
a questo momento come all’occasione adatta per vendicarsi, ma
ora i suoi sentimenti erano molto cambiati. Giacobbe, soddisfatto
delle benedizioni spirituali del diritto di primogenitura, lasciò al
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fratello l’eredità dei beni del padre, l’unica cosa che Esaù ricercava
e considerava importante. Nonostante non fossero più divisi dalla
gelosia e dall’odio i due si separarono ed Esaù si diresse verso la
montagna di Seir. Dio, così pronto a benedire, aveva concesso a
Giacobbe ricchezze materiali, in aggiunta ai benefici spirituali che
egli aveva desiderato. I possedimenti dei due fratelli “... erano troppo
grandi perch’essi potessero dimorare assieme; e il paese nel quale
soggiornavano non era loro sufficiente a motivo del loro bestiame”
(
Genesi 36:7
). Questa separazione rientrava nel piano di Dio per
Giacobbe. Dal momento che i due fratelli avevano una fede religiosa
così diversa, era meglio per loro vivere lontani.
Sia Esaù sia Giacobbe erano stati educati al rispetto di Dio;
entrambi erano stati lasciati liberi di seguire i suoi comandamenti
e di godere della benevolenza. Tuttavia, le loro scelte erano state
diverse: avevano seguito due percorsi che li avrebbero allontanati
sempre di più.
Dio non aveva agito in modo arbitrario, non aveva negato le
benedizioni della salvezza a Esaù. Il dono della grazia, offerto attra-
verso il Cristo, è accessibile a tutti. Nessuno è predestinato: solo in
seguito a una scelta personale è possibile esserne esclusi. Il Signore
ha presentato nella sua Parola le condizioni in base alle quali ogni
essere umano può ottenere la vita eterna: l’ubbidienza ai comanda-
menti attraverso la fede nel Cristo. La condizione per essere scelti