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Patriarchi e profeti
minati, come se fossero passati attraverso una fornace ardente, per
farne uscire l’oro più puro, e in Giacobbe apparve in tutta la sua
forza la fede di Abramo e di Isacco.
L’errore di Giacobbe e le relative conseguenze non mancarono
di esercitare un influsso negativo, che si rivelò soprattutto nella vita
e nel carattere dei suoi figli. Essi infatti, una volta diventati adulti, si
resero responsabili di gravi azioni. Le conseguenze negative della
poligamia si rivelarono evidenti nei discendenti di Giacobbe. Questo
è infatti un male terribile, che tende a soffocare l’amore sin dalla sua
nascita, indebolendo i vincoli più sacri. La gelosia delle varie madri
aveva reso penosa la vita familiare. I figli crescevano con uno spirito
di ostilità reciproca ed erano insofferenti all’autorità familiare. La
vita del patriarca era stata resa amara dalla preoccupazione e dal
dolore.
Uno dei suoi figli, tuttavia, aveva un carattere molto diverso. Era
Giuseppe, il figlio maggiore di Rachele, la cui eccezionale bellezza
fisica sembrava rispecchiare le sue straordinarie doti morali e affetti-
ve. Attivo, allegro, sincero, il ragazzo aveva dimostrato fermezza e
serietà morale notevoli. Seguiva gli insegnamenti del padre e amava
ubbidire a Dio. Le qualità che avrebbero contraddistinto la sua con-
dotta in Egitto - gentilezza, lealtà e sincerità - si evidenziavano già
ora, nella sua vita quotidiana. Dopo la morte di sua madre, provò
un profondo affetto per il padre: Giacobbe si affezionò moltissimo
a questo figlio. Egli “... amava Giuseppe più di tutti gli altri suoi
figliuoli...” (
Genesi 37:3
).
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Ma anche questo affetto doveva diventare causa di preoccupa-
zioni e sofferenze. Giacobbe manifestò in modo evidente la sua
predilezione per Giuseppe e questa suo comportamento imprudente
suscitò la gelosia degli altri figli. Quando Giuseppe si rese conto
dell’atteggiamento negativo dei fratelli nei suoi confronti, ne rimase
molto turbato. Cercò di protestare, seppure con gentilezza. L’uni-
co risultato fu che il loro odio e il loro risentimento aumentarono.
Egli non poteva sopportare di vederli peccare nei confronti di Dio e
presentò la questione a suo padre. Sperava che con la sua autorità
potesse indurli a cambiare atteggiamento.
Giacobbe evitò con discrezione di suscitare in loro il risenti-
mento, adottando un atteggiamento duro e severo. Con profonda
commozione, espresse il suo affetto per i figli, implorandoli di avere