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Patriarchi e profeti
sia lo spirito di Dio?” (
Genesi 41:38
).
La nomina fu decisa. Giuseppe ricevette questo annuncio inat-
teso: “... Giacché Iddio t’ha fatto conoscere tutto questo, non v’è
alcuno che sia intelligente e savio al pari di te. Tu sarai sopra la
mia casa, e tutto il mio popolo obbedirà ai tuoi ordini; per il trono
soltanto, io sarò più grande di te” (
Genesi 41:39, 40
). Il re gli conferì
le insegne del suo alto incarico: “E Faraone si tolse l’anello di mano
e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino, e
gli mise al collo una collana d’oro. Lo fece montare sul suo secondo
carro, e davanti a lui si gridava: In ginocchio!...” (
Genesi 41:42, 43
).
“Lo costituì signore della sua casa e governatore di tutti i suoi
beni per incatenare i prìncipi a suo talento, e insegnare ai suoi anziani
la sapienza” (
Salmo 105:21, 22
). Giuseppe fu liberato dalla sua
oscura prigione e diventò governatore di tutto il paese d’Egitto.
Era una posizione di grande prestigio, esposta tuttavia a difficoltà e
pericoli. È impossibile occupare una posizione molto elevata senza
correre dei rischi. Come la tempesta sradica i maestosi alberi sulle
cime delle montagne, ma non danneggia i modesti fiori della valle,
così coloro che si sono mantenuti integri in un’umile condizione
potrebbero essere sconfitti dalle tentazioni che assalgono coloro
che vivono fra le ricchezze e gli onori del mondo. Ma Giuseppe
aveva superato sia la prova dell’avversità sia quella della prosperità.
La sua fedeltà a Dio fu evidente nel palazzo del faraone, come lo
era stata nella cella della prigione. Giuseppe rimase sempre uno
straniero in una terra pagana, lontano dai suoi parenti che adoravano
l’Eterno, tuttavia, fu sempre convinto che Dio lo avrebbe guidato.
Svolse fedelmente il suo incarico, riponendo costantemente la sua
fiducia nel Signore. Tramite Giuseppe, il re e gli uomini più potenti
dell’Egitto furono indotti ad apprezzare il vero Dio. Pur rimanendo
fedeli alla loro religione, essi impararono a rispettare i princìpi
espressi nel carattere di quell’uomo che credeva nell’Eterno.
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Come aveva potuto acquisire un carattere così fermo e integro e
ottenere una saggezza così straordinaria? Durante la sua infanzia,
egli aveva considerato più importante adempiere al proprio dovere
piuttosto che soddisfare le proprie inclinazioni. L’onestà, la fede
sincera e la nobiltà d’animo che lo avevano caratterizzato da giovane
diedero i loro frutti nell’età matura. Una vita semplice e pura aveva
favorito lo sviluppo delle sue facoltà fisiche e mentali. Comunicare