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Patriarchi e profeti
sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione, e
voi, andate, portate del grano per la necessità delle vostre famiglie; e
menatemi il vostro fratello più giovine; così le vostre parole saranno
verificate, e voi non morrete...” (
Genesi 42:18-20
).
Tutti accettarono la proposta, sebbene temessero che il padre non
permettesse la partenza di Beniamino. Giuseppe aveva comunicato
con loro tramite un interprete ed essi, pensando di non essere capiti,
parlavano liberamente fra loro in sua presenza. Si accusavano per il
modo in cui lo avevano trattato: “... Sì, noi fummo colpevoli verso il
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nostro fratello, giacché vedemmo l’angoscia dell’anima sua quando
egli ci supplicava, e non gli demmo ascolto! Ecco perché ci viene
addosso quest’angoscia” (
Genesi 42:21
). Ruben, che a Dotan aveva
progettato un piano per liberarlo, aggiunse: “... Non ve lo dicevo io:
Non commettete questo peccato contro il fanciullo? Ma voi non mi
voleste dare ascolto. Perciò, ecco, che il sangue ci è ridomandato”
(
Genesi 42:22
). Giuseppe ascoltava: non riuscendo a controllare la
sua emozione uscì e pianse. Al suo ritorno, ordinò che Simeone fosse
incatenato in loro presenza e portato in prigione. Scelse Simeone
perché era stato l’istigatore dei suoi fratelli e il principale artefice
del loro misfatto.
Prima di permettere la partenza dei fratelli, Giuseppe dispose che
ricevessero i rifornimenti di grano. Ordinò che il denaro di ognuno
fosse nascosto all’imboccatura dei sacchi. Inoltre, essi ebbero il
foraggio per nutrire gli animali durante il viaggio di ritorno. Lungo
la strada uno di loro, aprendo il sacco, vi trovò con sorpresa il proprio
denaro. Informò gli altri della scoperta: tutti ne furono allarmati e
perplessi e dicevano l’uno all’altro: “Che è mai questo che Dio ci ha
fatto?” (
Genesi 42:28
). Era forse un segno delle benedizioni divine?
Oppure il Signore aveva permesso che ciò avvenisse per punirli
delle loro colpe e trascinarli in una situazione ancora più difficile?
Conclusero che Dio fosse a conoscenza dei loro crimini e li stesse
punendo.
Giacobbe aspettava con impazienza il ritorno dei figli: appe-
na arrivarono, tutto l’accampamento si riunì intorno a loro. Essi
raccontarono al padre ciò che era successo. Tutti furono presi dal-
l’agitazione e dallo spavento: il comportamento del governatore
egiziano faceva pensare a qualche piano malvagio. I loro timori
furono confermati quando aprirono i sacchi: ognuno vi trovò il pro-