Giuseppe e i suoi fratelli
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loro portare delle vivande che aveva dinanzi” (
Genesi 43:34
), ma la
porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella dei suoi
fratelli. Manifestando questa preferenza, Giuseppe voleva accertare
se il fratello più piccolo, come era accaduto per lui in precedenza,
fosse oggetto di odio e invidia. Pensando che il governatore non
comprendesse la loro lingua, i fratelli parlavano fra loro liberamente;
egli poté così conoscere i loro veri sentimenti. Li volle mettere alla
prova ancora una volta e ordinò che prima della loro partenza la sua
coppa d’argento fosse nascosta nel sacco del fratello più giovane.
I figli di Giacobbe partirono felici per il viaggio di ritorno. Si-
meone e Beniamino erano con loro, gli animali erano carichi di
grano e tutti pensavano di aver superato il pericolo. Erano appena
arrivati alla periferia della città quando furono raggiunti dall’inten-
dente del governatore, che rivolse loro questa domanda: “... Perché
avete reso mal per bene? Non è quella la coppa nella quale il mio
signore beve, e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male
a far questo!” (
Genesi 44:4, 5
). Si riteneva che quella coppa avesse
la capacità di rivelare la presenza di veleno contenuto in qualsiasi
sostanza che vi fosse stata versata. A quei tempi le coppe di questo
tipo erano preziose per proteggersi dagli assassini.
All’accusa dell’intendente, essi risposero: “... Perché il mio si-
gnore ci rivolge parole come queste? Iddio preservi i tuoi servitori
dal fare una tal cosa! Ecco, noi t’abbiam riportato dal paese di Ca-
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naan il denaro che avevam trovato alla bocca de’ nostri sacchi; come
dunque avremmo rubato dell’argento o dell’oro dalla casa del tuo
signore? Quello de’ tuoi servitori presso il quale si troverà la cop-
pa, sia messo a morte; e noi pure saremo schiavi del tuo signore”
(
Genesi 44:7-9
).
“... Ebbene, sia fatto come dite” disse l’intendente “colui presso
il quale essa sarà trovata, sarà mio schiavo; e voi sarete innocenti”
(
Genesi 44:10
). La ricerca iniziò immediatamente. “In tutta fretta,
ognuno d’essi mise giù il suo sacco a terra...” (
Genesi 44:11
) e
l’inserviente li esaminò tutti, da quello di Ruben fino a quello del
più giovane: la coppa fu trovata proprio nel sacco di Beniamino.
I fratelli si stracciarono le vesti, per manifestare la loro profon-
da sofferenza, e lentamente ritornarono in città. Il giuramento che
avevano pronunciato condannava Beniamino a una vita di schiavitù.
Seguirono l’intendente fino al palazzo. Il governatore era ancora là