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Patriarchi e profeti
Il padre aveva descritto così quella che sarebbe potuta essere
la posizione di Ruben in quanto primogenito. Ma il grave peccato
commesso a Migdal-Eder lo aveva reso indegno di ricevere la benedi-
zione del diritto di primogenitura. E Giacobbe continuò: “Impetuoso
come l’acqua, tu non avrai la preminenza” (
Genesi 49:4
).
Il sacerdozio fu affidato a Levi, il regno e la promessa messianica
a Giuda e una parte doppia di eredità a Giuseppe. La tribù di Ruben
non avrebbe avuto nessuna terra in Israele, né sarebbe stata numerosa
come quelle di Giuda, Giuseppe o Dan; inoltre, sarebbe stata la prima
a essere deportata. Dopo Ruben, venivano in ordine di età Simeone
e Levi. Insieme avevano compiuto la strage degli abitanti di Sichem,
e insieme erano stati i principali responsabili della deportazione di
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Giuseppe. Di loro fu dichiarato: “Io li dividerò in Giacobbe, e li
disperderò in Israele” (
Genesi 49:7
).
Al momento dell’ingresso d’Israele in Canaan, Simeone era la
tribù più piccola. Mosè, nella sua ultima benedizione, non la citò.
Nella spartizione della terra di Canaan questa tribù ebbe solo una
piccola parte del territorio di Giuda e le sue famiglie, diventate in
seguito potenti, formarono diverse colonie situate all’esterno della
terra santa. Neppure Levi ricevette un’eredità, se si escludono qua-
rantotto città, sparse in varie parti del paese. La sua tribù rimase
tuttavia fedele all’Eterno, quando le altre tradirono Dio, e assicu-
rò la continuità dei servizi sacri nel santuario. In questo modo la
maledizione pronunciata su Simeone e Levi si trasformò in un’espe-
rienza positiva. La benedizione suprema, rappresentata dal diritto
di primogenitura, fu trasferita a Giuda. Il significato del nome - che
vuol dire lode - si manifesta chiaramente nella storia di questa tribù,
che Giacobbe annunciò nella sua profezia: “Giuda, te loderanno i
tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervice de’ tuoi nemici; i figliuoli
di tuo padre si prostreranno dinanzi a te. Giuda è un giovine leone;
tu risali dalla preda, figliuol mio; egli si china, s’accovaccia come
un leone, come una leonessa: chi lo farà levare? Lo scettro non sarà
mosso da Giuda, né il bastone del comando di fra i suoi piedi, fin-
ché venga Colui che darà il riposo, e al quale ubbidiranno i popoli”
(
Genesi 49:8-10
).
Il leone, re della foresta, è un simbolo adatto per questa tribù, dal-
la quale vennero Davide e il Figlio di Davide, Sciloh, il vero “leone
della tribù di Giuda” davanti al quale tutte le potenze s’inchineranno