Mosè
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paese. Tuttavia, per usanze e religione, essi avevano mantenuto la
loro identità di popolo.
Il loro moltiplicarsi aveva suscitato i timori del faraone e del
popolo: essi pensavano, infatti, che in caso di guerra gli israeliti si
sarebbero alleati con i nemici dell’Egitto. D’altra parte, un preciso
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interesse politico impediva la loro espulsione dal paese: molti di loro
erano operai abili e competenti, il cui lavoro arricchiva notevolmente
la nazione. Il re stesso aveva bisogno di questa manodopera per la
costruzione dei suoi magnifici palazzi e dei templi. Egli incluse gli
ebrei nella classe sociale di quegli egiziani che avevano venduto
tutti i loro possedimenti alla corona e li sottopose a dei sorveglianti:
il loro asservimento divenne totale. “... E gli Egiziani presero in
avversione i figliuoli d’Israele, e fecero servire i figliuoli d’Israele
con asprezza, e amareggiaron loro la vita con dura servitù adopran-
doli nei lavori d’argilla e di mattoni, e in ogni sorta di lavori nei
campi. E imponevano loro tutti questi lavori, con asprezza... Ma più
l’opprimevano, e più il popolo moltiplicava e s’estendeva...” (
Esodo
1:12, 13
).
Il re e i suoi consiglieri avevano sperato di piegare Israele sotto
il peso della fatica. In questo modo, essi intendevano indebolirlo
dal punto di vista numerico, soffocandone lo spirito d’indipendenza.
Il fallimento del loro progetto determinò il ricorso a un espediente
più crudele. Tutte le levatrici ricevettero infatti l’ordine di soppri-
mere alla nascita i neonati ebrei di sesso maschile. Satana aveva
ispirato quest’ordine: egli sapeva che tra gli israeliti sarebbe sorto
un liberatore. Inducendo il re a uccidere i bambini ebrei, sperava di
vanificare il progetto divino. Ma le levatrici ebbero timore di Dio
e non osarono eseguire quel terribile comando. Il Signore approvò
la loro decisione e le protesse. Allora il re, adirato per l’insuccesso
del suo piano, allargò e inasprì l’applicazione dell’ordine, ordinando
a ogni egiziano di individuare e uccidere le vittime inermi. “Allora
Faraone diede quest’ordine al suo popolo: Ogni maschio che nasce,
gettatelo nel fiume; ma lasciate vivere tutte le femmine” (
Esodo
1:22
).
Durante l’esecuzione del decreto nacque un figlio ad Amram
e Jokebed, due devoti israeliti della tribù di Levi. Era davvero un
bel bambino. I genitori, credevano che il tempo della liberazione
d’Israele fosse vicino: Dio avrebbe presto suscitato un liberatore per