Introduzione
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era l’adempimento della profezia di Gioele. È evidente, inoltre, che
questa parte della profezia, riguardante la discesa dello Spirito, non
si poteva esaurire in un’unica manifestazione, poiché la profezia
copre tutto il periodo che va da quei giorni alla venuta del Signore.
Il giorno della Pentecoste rappresentava il compimento di altre
profezie oltre quella di Gioele. Si adempivano le parole stesse del
Cristo. Nel suo ultimo discorso ai discepoli, prima della sua croci-
fissione, disse loro: “E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro
Consolatore... lo Spirito della verità” (
Giovanni 14:16, 17
). “Ma il
Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome,
Egli v’insegnerà ogni cosa” (
Giovanni 14:26
). “Ma quando sarà
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venuto lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità”
(
Giovanni 16:13
). Dopo la risurrezione il Cristo disse ai discepoli:
“Ecco io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quan-
t’è a voi rimanete in questa città, finché dall’alto siate rivestiti di
potenza” (
Luca 24:49
).
Nel giorno della Pentecoste ai discepoli venne accordata la po-
tenza di Dio. Ma anche questa promessa del Cristo, come quella di
Gioele, non fu limitata a quell’occasione, perché pronunciò la stessa
promessa, con altre parole, assicurandoli che sarebbe rimasto sempre
con loro, sino alla fine del mondo (cfr.
Matteo 28:20
). Marco spiega
in che modo e in che senso il Signore sarebbe rimasto con loro: “E
quelli se ne andarono a predicare dappertutto, operando il Signore
con essi e confermando la Parola coi segni che l’accompagnavano”
(
Matteo 16:20
). Pietro, nel giorno della Pentecoste, confermò la
continuità dell’opera dello Spirito di cui essi avevano testimoniato.
Quando gli ebrei, profondamente scossi, dissero agli apostoli: “Che
dobbiam fare?” Pietro rispose: “Ravvedetevi, e ciascun di voi sia
battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri pec-
cati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché per voi è la
promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per
quanti il Signor Iddio nostro ne chiamerà” (
Atti 2:37-39
). Natural-
mente tutto ciò rappresenta l’opera dello Spirito Santo nella chiesa,
anche nelle sue manifestazioni particolari, relative al futuro, fino a
quando la misericordia inviterà gli uomini ad accettare l’amore del
Cristo che perdona.
Paolo, ventotto anni più tardi, nella sua lettera ai Corinzi, propo-
se alla chiesa la questione dicendo: “Circa i doni spirituali, fratelli,