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Patriarchi e profeti
non voglio che siate in ignoranza” (
1Corinzi 12:1
). Egli considera
questo soggetto così importante da ritenere di doverlo far compren-
dere alla chiesa cristiana. Paolo, dopo aver affermato che lo Spirito
si manifesta in vari modi, spiega quali siano queste diversità intro-
ducendo l’immagine del corpo umano, con le sue varie membra, per
dimostrare come la chiesa sia costituita da varie funzioni e doni. E
come il corpo ha varie membra, ciascuna con un compito particolare,
e tutte cooperano insieme per lo stesso fine formando un tutto armo-
nioso, così lo Spirito deve operare nella chiesa, attraverso vari canali,
per costituire un perfetto corpo spirituale. L’apostolo continua con
queste parole: “E Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli
apostoli; in secondo luogo dei profeti; in terzo luogo de’ dottori; poi,
i miracoli; poi i doni di guarigione, le assistenze, i doni di governo,
la diversità delle lingue” (
1Corinzi 12:28
).
La dichiarazione secondo cui Dio, nella chiesa, ha affidato vari
incarichi, implica qualcosa di più che lasciare lo spazio ai doni dello
Spirito qualora le circostanze siano favorevoli. Significa piuttosto
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che i doni devono costantemente far parte della struttura spirituale
della chiesa e, qualora non fossero utilizzati, la chiesa si troverà nella
condizione di un corpo umano, le cui membra, in seguito a malattie
o incidenti, diventano mutilate o impotenti. Questi doni, presenti
nella chiesa, devono rimanervi fino a quando saranno formalmente
rimossi e oggi non vi sono indicazioni che facciano pensare che
siano mai stati ritirati.
Cinque anni più tardi lo stesso apostolo scrive agli Efesini, in
relazione a questi doni, dichiarando esplicitamente la loro azione e
dimostrando così, indirettamente, che devono continuare a sussistere
fino al compimento del loro obiettivo. “Egli è per questo che è
detto: Salito in alto, egli ha menato in cattività un gran numero di
prigioni ed ha fatto dei doni agli uomini... Ed è lui che ha dato gli
uni come apostoli, gli altri come profeti; gli altri, come evangelisti;
gli altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per
l’opera del ministero, per la edificazione del corpo di Cristo, finché
tutti siano arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del
Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura
perfetta di Cristo” (
Efesini 4:8, 11-13
).
La chiesa non ha raggiunto, nel periodo apostolico, l’unità previ-
sta; anzi, subito dopo questo periodo, le tenebre della grande aposta-