Pagina 246 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
quali sembrava evidente che gli egiziani avessero ragione. Tutto ciò
che gli egiziani dicevano era vero: gli ebrei erano schiavi e dovevano
sopportare i soprusi e le crudeltà dei sorveglianti. I loro figli erano
stati ricercati e uccisi, la vita stessa era diventata penosa: tutto questo,
nonostante la loro fedeltà al Dio dei cieli. Se l’Eterno fosse stato
davvero superiore a tutti gli altri dèi, pensavano, sicuramente non
li avrebbe abbandonati nelle mani di chi invece adorava solo degli
idoli.
Coloro che rimasero fedeli a Dio, compresero tuttavia che il Si-
gnore aveva permesso la schiavitù degli israeliti perché essi si erano
uniti in matrimonio con i pagani, e avevano ceduto all’idolatria. Essi
rassicurarono gli scoraggiati, annunciando che presto la schiavitù
sarebbe terminata. Gli ebrei credevano di ottenere la liberazione
senza affrontare alcuna sofferenza: non erano pronti per la libertà.
La loro fede era debole ed essi non riuscivano a sopportare con pa-
zienza le avversità, in attesa dell’intervento divino. Molti avrebbero
preferito rimanere schiavi, piuttosto che affrontare le difficoltà di un
viaggio verso una terra sconosciuta. Altri si erano talmente inseriti
nell’ambiente egiziano che ormai desideravano rimanervi. Questa
situazione spinse il Signore a non liberare il popolo d’Israele con
un’improvvisa manifestazione di potenza. Egli impose agli eventi un
corso tale da permettere allo spirito tirannico del monarca egiziano
di manifestarsi chiaramente.
L’intervento divino sull’Egitto doveva costituire una rivelazione
anche per Israele. Il popolo doveva conoscere la giustizia, la potenza
e l’amore di Dio: allora avrebbe scelto volontariamente di lasciare
l’Egitto e di farsi guidare dal Signore. Il compito di Mosè sarebbe
stato meno difficile se molti ebrei non fossero diventati così corrotti
da rifiutare la prospettiva della partenza.
Il Signore chiese a Mosè di ripetere al popolo la promessa del-
la liberazione e rassicurarli ancora una volta della bontà dei suoi
propositi. Gli israeliti, però, non lo vollero ascoltare. Le Scritture
affermano: “... Ma essi non dettero ascolto a Mosè, a motivo del-
l’angoscia dello spirito loro e della loro dura schiavitù” (
Esodo 6:9
).
Mosè allora ricevette questo messaggio: “Va’, parla a Faraone re
d’Egitto, ond’egli lasci uscire i figliuoli d’Israele dal suo paese”
(
Esodo 6:11
).
Scoraggiato, egli replicò: “... Ecco, i figliuoli d’Israele non mi