Pagina 250 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
zi all’Eterno” (
Esodo 8:8
). Dopo avergli ricordato l’atteggiamento
presuntuoso usato in precedenza, essi chiesero che fosse fissato il
momento in cui pregare per far cessare la piaga. Il sovrano indicò il
giorno successivo, sperando che nel frattempo le rane sparissero da
sole: questo gli avrebbe risparmiato l’amara umiliazione di sottomet-
tersi al Dio d’Israele. Ma la piaga continuò fino al tempo stabilito,
quando in tutto l’Egitto le rane morirono e i corpi in putrefazione
contaminarono l’aria con il loro odore.
Il Signore avrebbe potuto trasformare le rane in polvere in un
momento, ma non lo fece. Non voleva che il re e il popolo egiziano
attribuissero la fine del flagello a un incantesimo o a una stregoneria
simili a quelli compiuti dai maghi. Le rane morte furono ammassate
in grandi mucchi. Davanti al sovrano e a tutti gli egiziani vi era una
prova che la loro sterile filosofia non poteva confutare; quei prodigi
non erano frutto di una magia, ma costituivano un giudizio del Dio
del cielo.
“Ma quando Faraone vide che v’era un po’ di respiro s’ostinò
in cuor suo” (
Esodo 8:15
). Al comando di Dio Aronne stese la
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mano e in tutto il paese d’Egitto la polvere della terra si trasformò
in zanzare. Il faraone chiese ai maghi di fare la stessa cosa, ma
essi non vi riuscirono. La superiorità dell’intervento divino era
evidente davanti alle imitazioni prodotte da Satana; i maghi stessi
riconobbero: “Questo è il dito di Dio” (
Esodo 8:19
). Ma il sovrano
rimaneva ancora impassibile.
Gli appelli e gli avvertimenti furono inutili e così il paese fu col-
pito da una nuova punizione. Il momento in cui si sarebbe verificata
fu predetto con precisione, in modo che non potesse essere attribuito
al caso. Innumerevoli mosche riempirono le case e ricoprirono il
terreno e “... in tutto il paese d’Egitto la terra fu guasta dalle mosche
velenose” (
Esodo 8:24
).
La loro puntura era molto dolorosa sia per gli uomini sia per
gli animali; come era stato predetto, esse non infestarono la terra di
Goscen.
A questo punto il faraone offrì agli israeliti il permesso di com-
piere i loro riti in Egitto, ma essi rifiutarono. “... Non si può far così”
replicò Mosè “... se offrissimo sotto i loro occhi dei sacrifici che so-
no un abominio per gli egiziani, non ci lapiderebbero essi?” (
Esodo
8:26
). Gli animali che gli ebrei avrebbero dovuto sacrificare erano