Le piaghe d’Egitto
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radici sempre più profonde e la coscienza dell’individuo diventerà
insensibile all’influsso dello Spirito Santo. Se la sua azione sarà ri-
petutamente respinta, anche gli interventi più potenti saranno inutili
e il loro influsso sarà solo momentaneo.
Chi ha ceduto una volta alla tentazione, continuerà con facilità
sempre maggiore. Ripetere un errore significa indebolire la volontà,
la sensibilità morale e la fermezza dei princìpi. Ogni cedimento
al male implica conseguenze negative. Dio non compirà nessun
miracolo per evitarle. “... Quello che l’uomo avrà seminato, quello
pure mieterà” (
Galati 6:7
). Chi manifesta un atteggiamento di sfida
e una costante indifferenza alle verità divine, raccoglierà ciò che egli
stesso ha seminato. Questo è il motivo per cui folle intere ascoltano
con stoica passività le stesse verità che un tempo le scuotevano.
Questo atteggiamento è la conseguenza dei loro persistenti rifiuti di
fronte alla verità.
È sbagliato soffocare i rimorsi della coscienza pensando che un
comportamento negativo si può sempre cambiare, se lo si desidera.
Non ci si può prendere gioco di Dio: quanti osano farlo ripetuta-
mente, agiscono a proprio rischio. Benché abbiano scelto di seguire
il male, compromettendo tutte le loro potenzialità, ritengono che
quando si troveranno in un pericolo estremo, potranno cambiare di-
rezione. Ma non è così semplice. Se il fondamento delle esperienze
di un individuo e della sua educazione è il permissivismo, finirà per
modificare irrimediabilmente il carattere: egli diventerà insensibi-
le all’esempio di Gesù. Coloro che hanno accolto gli avvertimenti
divini si trovano invece in una situazione diversa: il Signore può
intervenire e offrire loro quel perdono che non avrebbero più potuto
ottenere, se l’avessero a lungo respinto e disprezzato.
Il faraone ricevette l’annuncio della piaga della grandine con
queste parole: “Or dunque manda a far mettere al sicuro il tuo be-
stiame e tutto quello che hai per i campi. La grandine cadrà su tutta
la gente e su tutti gli animali che si troveranno per i campi e non
saranno stati raccolti in casa, e morranno” (
Esodo 9:19
). In Egitto
pioveva e grandinava raramente e una tempesta come quella predetta
non era mai stata vista. La notizia si diffuse in fretta: tutti coloro
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che credettero alle parole di Dio misero al riparo il bestiame. Quanti
invece disprezzarono l’avvertimento, lasciarono i loro animali nei
campi. Anche nell’eseguire una punizione Dio manifestava la sua